Allo stato attuale l’unica certezza è che dal primo di luglio 2023 la Riforma dello Sport entrerà in vigore e che i vari comitati coinvolti insieme alla Regione Emilia Romagna lavoreranno di concerto per apportare delle modifiche che vadano almeno ad agevolare tutte le società del mondo sportivo dilettantistico. Questo è una parte di quanto emerso dall’incontro che si è svolto a Rio Saliceto alla presenza di numerosi dirigenti del calcio e moderato dal sindaco di Rio Saliceto, Luca Malavasi. Una serata informativa fondamentale e con la presenza anche del Presidente Regionale Figc Crer, Simone Alberici, del sindaco di Sorbolo Mezzani e coordinatore regionale Anci Sport, Nicola Cesari, del Capo della Segreteria politica del Presidente della Regione Stefano Bonacini con delega allo sport, Gianmaria Manghi, e di Michele Marchetti, coordinatore nazionale area segreteria generale e welfare del Centro Sportivo Italiano. “La riforma genererà maggiori costi per l società sportive e quindi bisognerà andare verso l’ottimizzazione degli impianti per ridurre le spese”. Particolarmente sentito il tema dei rapporti di collaborazioni sportive sul quale si è soffermato Simone Alberici nel suo intervento. “Una riforma che impatta pesantemente sullo sport dilettantistico – ha detto Alberici – con il calcio che rappresenta un terzo nella nostra regione. Penso che non verrà prorogata ed entrerà in vigore anche se noi ci aspettiamo delle modifiche alle norme attuali. Con questa norma una società sportiva diventa un’azienda con tutti gli adempimenti necessari, mentre se invece riusciamo a mantenere una soglia ci salviamo con solo l’obbligo della autocertificazione. In caso contrario sarebbe un danno per tutti. Io voglio tutelare chi ha veramente i dilettanti e non i finti. Bisogna cercare di tutelare il volontariato che è la vera anima delle società che sono anche un fondamentale presidio sociale, un patrimonio da tutelare”. Manghi ha snocciolato dei numeri importanti di coloro che praticano sport in regione sottolineando che “la riforma rischia di compromettere un lavoro importante e che la Regione può farsi portavoce per apportare delle modifiche per rendere la norma meno impattante”. E concludendo si è detto certo che “proroga sia inevitabile, perchè il realismo ci dice che non ci sono le condizioni per attuarlo”. Infine Alberici ha anche dato delucidazioni sul vincolo sportivo, altro tema molto caldo. “I già vincolati – ha spiegato il presidente del Crer – rimangono tali fino al 30 giugno 2024, mentre se non sarà prorogata per i nuovi tesserati non ci sarà più nessun vincolo e ogni comitato regionale deciderà come muoversi in tal senso”.