Dopo la stagione al Real Formigine ei trascorsi alla Bagnolese, squadra della quale era diventato un bandiera, Riccardo Zampino (foto),  ha deciso di ripartire dall’Arcetana per il prossimo campionato di Eccellenza. “Il dialogo con l’Arcetana non è nuovo – spiega il diretto interessato – perchè la società mi aveva cercato già nell’ottobre 2020, quando ho lasciato la Bagnolese quando avevamo fatto le classiche due chiacchiere, che però in quell’occasione non hanno portato a riscontri concreti. Ora la società mi ha cercato nuovamente e stavolta ho voluto cogliere l’opportunità al volo. A spingermi è stata la massima fiducia che nutro nei confronti di ciò che la società sta costruendo. Sono davvero felice di essere finalmente arrivato ad Arceto e non a caso la trattativa che mi ha portato qui è stata tra le più rapide della mia storia calcistica”.

A livello personale, come va dal punto di vista fisico? Nella scorsa stagione ha dovuto fare i conti con un infortunio piuttosto pesante.
“In effetti sì e si è trattato di uno strappo al quadricipite, che mi ha costretto a due mesi di assenza. Tuttavia, ora il momento peggiore è decisamente alle spalle visto che sono rientrato in campo nella seconda parte dello scorso campionato di Eccellenza e da lì in avanti la condizione fisica ha sempre fornito segnali molto soddisfacenti. Adesso sto ovviamente continuando a tenermi in forma, con l’obiettivo di farmi trovare più che pronto per il raduno e per i primi allenamenti”.
 
Parliamo di numeri: quanti gol ha promesso?
“Non ho fatto alcuna promessa in termini numerici, ci mancherebbe altro. Adesso non è affatto il tempo di spiattellare grandi pronostici riguardo alle cifre, ma è invece il momento di avere un’idea generale sul cammino che si intende costruire durante la futura stagione. Io credo proprio che qui ad Arceto ci siano le condizioni necessarie per sviluppare un percorso di grande valore e so che la dirigenza punta a consolidare e migliorare il già ottimo rendimento costruito nella scorsa annata, quindi ritengo che si stiano creando ottime prospettive in tal senso. Innanzitutto l’Arcetana può contare su una compagine societaria di grande valore, competente e motivata. Di conseguenza ho buone ragioni per intravedere prospettive lusinghiere sia a livello di squadra sia in ambito individuale: ovviamente, ora avremo il difficile ma fattibile compito di darne conferma sul terreno di gioco”.
 
Quali sono le sue impressioni sull’organico che si sta creando?
“L’elenco delle altre novità ufficializzate fino ad ora comprende nomi su cui si può fare grandissimo affidamento: Leonardo Lusoli, James Sekyere e Alessio Canalini sono giocatori che conoscono al meglio l’Eccellenza, e che peraltro hanno esperienze di rilievo pure nell’ambito della Serie D. Poi, i riconfermati resi noti fin qui sono caratterizzati da uno spessore altrettanto pregevole: Daniele Giaroli, Jacopo Burani, Alessandro Davitti, Simone Corradini, Riki Bernabei, Manuele Cavazzoli e Luigi Andreoli sono tutti elementi di talento, così come Luca Travagliati che rientra dalla Vianese per fine prestito. Ora come ora, non posso certo sbilanciarmi nel tracciare obiettivi precisi a livello di classifica, perchè prima bisognerà aspettare la composizione completa della nostra squadra e poi dovremo capire in che modo sarà conformato il girone che affronteremo. Ad ogni modo, le prime indicazioni sono senza dubbio confortanti: non sono certo qui a voler pronunciare facili proclami, ma d’altro canto quest’Arcetana sta assumendo connotati davvero validi. Mi riferisco sia all’organico, sia al valore dello staff tecnico”.
Ha già avuto modo di parlare con mister Pierfrancesco Pivetti?
“Con lui non ho mai lavorato e quindi non posso ancora descrivere la sua impostazione. In compenso abbiamo già avuto un primo colloquio, durante il quale è emersa stima reciproca. Inoltre abbiamo vedute comuni su molti temi calcistici, e ciò fa ulteriormente ben sperare in vista del lavoro che sto per iniziare ad Arceto. Per il resto, non sono certo io a dover descrivere il blasone di mister Pivetti e la sua prestigiosa traiettoria sportiva è ben nota, di fatto parla da sola”.
Prima ha accennato al girone in cui l’Arcetana si troverà inserita: stando a voci accreditate si va verso la costruzione di due raggruppamenti emiliano romagnoli da 20 squadre ciascuno. Se così fosse, la stagione sarebbe molto più lunga rispetto alla precedente e potrebbe comportare problemi nel gestire le energie fisiche e mentali?
“In tutta sincerità, credo proprio di no. Innanzitutto, più si gioca meglio è, io ne sono convinto, e penso che anche i miei futuri compagni di squadra siano d’accordo con me. Inoltre, il girone dello scorso anno a 15 squadre dava pochissime possibilità di errore, perchè con un calendario così ristretto, ogni sconfitta rischiava di costare davvero cara. Il fatto di avere più partite permetterà di affrontare la stagione con meno ansie e ci saranno maggiori occasioni per risollevarsi dalle battute d’arresto. Inoltre la percentuale di retrocessioni sarà presumibilmente più bassa. Quindi, ben venga un eventuale girone da 20”.
(ufficio stampa Arcetana Calcio)