Niko Kasa (nella foto al tiro dalla pagina facebook della Pallamano Carpi), ha rilasciato la prima intervista da nuovo terzino della Pallamano Vikings Rubiera per la prossima stagione di Serie A Gold. “Ho iniziato a giocare a Nonantola con Marco Manfredini come allenatore. La pallamano mi è sempre piaciuta. E sono finito in prima squadra già a 15 anni, con Luca “Cuca” Montanari come tecnico. In un torneo precampionato mi ha notato Fusina che poi mi ha voluto a Siena nell’ambizioso progetto del club toscano. E poi è arrivata l’esperienza in Francia straordinaria che purtroppo per motivi personali non ho potuto portare a termine. Vivere la pallamano da professionista ti fa vedere tutto da un punto di vista differente. Anche se non è durata tanto penso però che sia stata un’avventura che comunque mi ha fatto crescere parecchio come atleta”.
Ritornando in Italia come valuti il campionato?
“Credo che il livello sia in crescita. Qui da noi si gioca una pallamano meno fisica ma molto veloce. E stanno venendo fuori tanti giovani interessanti. Nelle ultime due stagioni ho giocato per la salvezza, devo dire che secondo me c’è ancora troppo gap tra le più forti e le altre. Vediamo la prossima stagione”.
A proposito di prossima stagione, cosa ti aspetti?
“Di alzare l’asticella ed essere più competitivo. La squadra è giovane ma completa e con una buona dose di talento. Tutti i ruoli sono coperti e c’è concorrenza. E sono convinto che a livello di gruppo potremo avere una marcia in più: conosco Rubiera e so che ha un gruppo solido e conosco Fusina e so che lavora molto bene da questo punto di vista”.
Capitolo Nazionale. Manca?
“Onestamente un po’ si. Giocare con la maglia azzurra è stato qualcosa di fantastico, poi per problemi vari sono uscito dal giro. Adesso sono più tranquillo, penso che possano esserci le basi per riguadagnarsi la convocazione”.