Difficile commentare una partita come quella contro Fasano, la seconda di andata nella Serie A Gold di pallamano maschile. Alla fine del primo tempo probabilmente tutti pensavano che i Vikings Rubiera potessero giocarsela alla grande contro i Campioni d’Italia (17-17), ma poi alla fine il punteggio è di 33 – 22 per i pugliesi. Cosa è successo nell’intervallo alla bella squadra biancorossa vista nei primi trenta minuti e letteralmente scomparsa nella ripresa, dov’è il parziale è di 16-5 (!!!) per gli ospiti? Sicuramente Fasano ha aumentato l’intensità in difesa, ma gli errori e le forzature banali di Rubiera sono stati veramente tanti, decisamente troppi. Bravissimo Pugliese tra gli ospiti, ma in tutta onestà questo Fasano non è sembrato neanche lontano parente di quello dello scorso anno. E proprio per questo Rubiera deve riflettere attentamente sulla sua prestazione e sull’occasione non sfruttata come avrebbe potuto, visto il gioco espresso nel primo tempo, corale, veloce e anche spettacolare in alcune azioni. Sabato prossimo non si gioca, il Conversano è impegnato nelle coppe europee. Forse meglio che ci sia più tempo per analizzare e apprendere da questa partita. L’importante è non buttarsi troppo giù: il percorso verso la Salvezza è lungo e tortuoso, e dagli errori bisogna essere bravi ad imparare tanto. “Difficile rispondere cosa sia successo tra il primo e il secondo tempo – ha commentato a fine gara il coach Luca Galluccio – però nella ripresa abbiamo segnato solo 5 gol e mi sento in imbarazzo per la mia squadra. Con tutto il rispetto per Fasano questa sconfitta è un nostro fardello. Un passo indietro nel nostro percorso di crescita, ma non lo deve essere moralmente”.
(nella foto d’archivio Elio Strada, migliore marcatore di Rubiera insieme a Moreno De La Santa)