Nel mondo della pallamano italiana si tende troppo spesso ad accusare altri dei propri problemi. La pallamano italiana non va Si stava meglio quando si stava peggio? Probabilmente è vero, ci sono tantissimi problemi. Le società da sole non possono risolverli tutti, ma possono fare tanto per migliorare la situazione. Come mettersi in gioco, spendere più energie e investire in idee e progetti per far ripartire dalla base questo sport. Forse in Emilia Romagna viviamo una condizione diversa dalla realtà del resto d’Italia, ma rivedere un fermento a livello di pallamano promozionale come quello di ieri al PalaBursi di Rubiera con il pomeriggio dedicato ad Under 11 e Under 9 riempe il cuore e fa credere che il futuro non possa essere per forza solo e inevitabilmente nero pesto. Non solo i soliti noti, Rubiera e Casalgrande, ma anche Jumpers, Nonantola, Ravarino e Carpine. hanno mostrato che non si vogliono arrendere. Poi chiaramente non ci sono solo queste realtà in regione. Ce ne sono tante altre, per fortuna. Un bello spettacolo che rende un po più ottimisti. Lo sport non è solo vincere lo Scudetto. Non tutti possono lottare per il vertice, ma tutti possono e devono lavorare per far crescere la base. Se non è così i conti poi non tornano per nessuno.
Under 13 al PalaBursi di Rubiera
Rubiera – Casalgrande 27 – 13
Casalgrande – Jumpers 20 – 20
Rubiera – Jumpers 25 – 15
Under15
Rubiera – Jumpers Castelnuovo Sotto 32 – 28
Rubiera: Ruini, Cavazzoli, Nesci, Abritta 2, Bertarella 1, Dallari, Diamanti, Gibertini 13, Marengo 5, Perrone 10, Rosolia 1, Soncini. All.: Bartoli.
(ufficio stampa Pallamano Rubiera)