ARIOSTO FERRARA – PALLAMANO CASALGRANDE PADANA 25 – 25
ARIOSTO FERRARA: Vitale (P), Ferrara 1, Manfredini, Tanic 3, Crosta 7, Vuklis (P), De Santis, Lo Biundo, Fabbricatore 7, Irone, Marrochi 1, Angelini, Tomova 2, Soglietti 4. Allenatore: Carlos Alberto Britos.
PALLAMANO CASALGRANDE PADANA: Bonacini (P), Mangone 2, Giombetti, Sausa Müller, Franco 3, Furlanetto 6, Bordon (P), Apostol, Simona Artoni 4, Mutti (P), Alessia Artoni 1, Orlandi 7, Mattioli, Lusetti 2, Lassouli. Allenatore: Marco Agazzani.
ARBITRI: Di Domenico e Fornasier.
NOTE: primo tempo 11-15. Rigori: Ariosto Ferrara 2 su 2, Casalgrande Padana 2 su 2. Esclusioni per due minuti: Ariosto Ferrara 1, Casalgrande Padana 3.
La Casalgrande Padana ha riportato un pareggio che si presta a una duplice chiave di lettura. Da un lato si tratta di un punto che ha un sapore amaro: dal 30′ in avanti, le pallamaniste biancorosse non sono infatti riuscite a replicare l’ottima prova fornita durante la prima frazione di gioco. Tuttavia, nel secondo tempo la formazione ceramica ha rischiato la sconfitta: di conseguenza, sotto questo aspetto il punto ottenuto contro l’Ariosto può considerarsi guadagnato. Il pala Boschetto di Ferrara ha ospitato il sempre atteso derby regionale con le padrone di casa biancoazzurre: stavolta si è trattato di un recupero, valevole per la tredicesima giornata della Serie A1 femminile. Come detto, nella mezzora iniziale la compagine allenata da Marco Agazzani ha saputo esprimere un gioco concreto e tambureggiante: pur trovandosi di fronte rivali frizzanti e davvero motivatissime, la Padana ha messo in campo la lucidità necessaria per mantenere un visibile predominio territoriale. Le casalgrandesi hanno terminato il primo tempo con un vantaggio di 4 reti, sull’11-15: un parziale che rispecchia molto bene quanto si è visto fino a quel momento. Se le biancorosse non fossero incappate in qualche errore di troppo, il margine favorevole alle giocatrici ospiti sarebbe stato ancora più marcato. Nella ripresa, il copione della partita si è però capovolto: la Padana ha smarrito buona parte della brillantezza manifestata in precedenza, lasciando così spazio al ritorno di un’Ariosto davvero tenace e sempre più efficace col passare dei minuti. Ferrara ha recuperato terreno con notevole maestria, sfruttando al meglio le troppe indecisioni avversarie. Sul finale la squadra diretta da Carlos Alberto Britos ha addirittura avuto buone possibilità per vincere: basti pensare che a meno di un minuto dal termine le padrone di casa guidavano sul 25-24 con la palla in mano. Pur avendo passato difficili momenti, Casalgrande è comunque riuscita a rimanere a galla: il gol di Alessia Artoni a fil di sirena ha fissato il definitivo 25-25. A livello individuale, nelle file ospiti spiccano in particolare le pregevoli prove di Marianna Orlandi e Gaia Lusetti: molto bene anche il portiere Nadia Ayelen Bordon, che in questa occasione ha fornito una prova veramente da incorniciare. Inoltre, Padana quasi al completo: con il recupero in extremis di Nossaiba Lassouli, mancava soltanto la lungodegente Elisa Rondoni. Nell’Ariosto, Martina Crosta e Luciana Fabbricatore autentiche trascinatrici: spiccano pure le 3 reti di Maja Tanic, già in forza alla Padana nel campionato di serie A1 2019/2020. Primo tempo a decise tinte biancorosse, secondo tempo di spiccata marca biancoazzurra: di conseguenza il pareggio fotografa bene l’andamento complessivo della sfida, ma Marco Agazzani (foto di Monica Madrioli) non nasconde una punta di rammarico. “In effetti, nel primo tempo abbiamo saputo sviluppare una pallamano di alto livello – spiega il trainer della Casalgrande Padana – nella fattispecie, in fase difensiva ho visto quei miglioramenti che speravo di vedere dopo il brusco ko di coppa contro Pontinia. Peccato soltanto per alcuni palloni gettati via in maniera un po’ troppo frettolosa: se avessimo sfruttato ancora meglio le tante occasioni da gol create, forse adesso saremmo qui a parlare di una nostra vittoria. D’altro canto, dopo l’intervallo la musica è cambiata e anche parecchio: l’Ariosto Ferrara ha modificato i propri assetti difensivi, creandoci un certo disorientamento che ha causato un’elevata quantità di errori e distrazioni in tutte le fasi di gioco. Probabilmente le avversarie hanno modificato le carte come non ci aspettavamo, ma guai a voler trovare pezze giustificative: nel secondo tempo si poteva e si doveva fare meglio. Nonostante la flessione accusata durante la ripresa, è comunque arrivato un punto di spessore su un campo mai semplice come quello del Boschetto – aggiunge Agazzani – si tratta comunque di un pari prezioso, che ci permette di mantenere 3 lunghezze di distanza dall’Ariosto. Per salvarsi senza spareggi, è necessario arrivare almeno al 7° posto: anche se resta un’innegabile amarezza per la mancata vittoria, questo pareggio rafforza le nostre speranze di poter centrare la permanenza in A1 senza ricorrere ai playout”. Questo, invece, il commento di Maria Fernanda Marrochi, pivot dell’Ariosto Ferrara: “Di certo in questo derby non siamo partite con il piede giusto e durante la prima mezzora, Casalgrande ha destato impressioni ben migliori rispetto a noi per quanto riguarda l’efficacia e la precisione in zona gol: inoltre Nadia Ayelen Bordon ha preso davvero di tutto e di più, complicandoci parecchio la vita. A seguire, nella seconda frazione abbiamo ritrovato quella concentrazione e quella grinta di cui siamo capaci: così lo strappo che ci divideva dalla Padana è stato man mano ricucito, e nelle combattute fasi conclusive è mancato davvero pochissimo per festeggiare quello che sarebbe stato un eccellente successo casalingo. Pure per noi, si tratta di un punto che sa di agrodolce: con tutto il rispetto per la Padana, credo proprio che avremmo meritato di coronare in modo vittorioso la grande rimonta compiuta dal 30′ in poi. Parlando in generale del nostro percorso in campionato, penso che fin qui avremmo potuto fare meglio rispetto ai 10 punti che la classifica ci assegna”.
Questa la nuova classifica della Serie A1 femminile (tra parentesi il numero di gare disputate): Jomi Salerno 22 punti (12); Bressanone Südtirol 21 (11); Alì Best Espresso Mestrino 20 (13); Cassa Rurale Pontinia 18 (13); Casalgrande Padana e Cellini Padova 13 (13); Cassano Magnago (12) e Ac Life Style Erice 12 (14); Ariosto Ferrara 10 (13); Leno 5 (13); Mezzocorona (13) e Guerriere Malo 4 (14)