AC LIFE STYLE ERICE – CASALGRANDE PADANA 26 – 17

AC LIFE STYLE ERICE: Masson (P), Mrkikj 7, Coppola, Tarbuch 4, Losio 3, Basolu 1, Cozzi 2, Pugliara 1, Farisè, Benincasa, Iacovello (P), Landri 1, Storozhuk 6, Ekoh 1. All. Margarida Conte.

CASALGRANDE PADANA: Bonacini (P), Mangone 7, Giombetti 2, Franco 3, Furlanetto, Bordon (P), Apostol, Simona Artoni 1, Chiara Rondoni, Giubbini (P), Alessia Artoni 1, Orlandi 1, Baroni, Giovannini, Mattioli, Lusetti 2. All. Marco Agazzani.

ARBITRI: Riello e Panetta.

NOTE: primo tempo 12-8. Rigori: Erice 2 su 2, Casalgrande 3 su 6. Esclusioni per due minuti: Erice 7, Casalgrande 3. Espulsa al 17’st Coppola (E) per intervento su Lusetti.

Niente da fare: ancora una volta, la Pallamano Casalgrande Padana non è riuscita a infrangere il muro rappresentato dai quarti di finale della Coppa Italia di Serie A1 femminile, in svolgimento all’Rds Stadium di Rimini, con le biancorosse che hanno pagato dazio contro la Ac Life Style Erice e così le siciliane sono approdate alla semifinale proprio a spese della formazione ceramica. Fin dalla vigilia, si sapeva che questo quarto di finale sarebbe stato particolarmente arduo, ma quello di Erice è stato un dominio marcato ma non assoluto: la squadra allenata da Marco Agazzani è infatti rimasta in partita fino al 40′, poi la trapanesi hanno preso il largo facendo valere in pieno il proprio indiscusso potenziale. Viceversa alle casalgrandesi resta qualche rimpianto, per non aver portato a termine una missione complessa ma stavolta non impossibile: senza l’elevata quantità di palloni che la Padana ha gettato al vento, forse l’incontro avrebbe potuto avere una storia differente e magari persino vittoriosa per le biancorosse. Il primo tempo si apre all’insegna di un sostanziale equilibrio tra le due contendenti: l’Ac Life Style fa la voce grossa fin da sùbito, ma la Padana risponde con buone efficacia. Di lì a poco, le siciliane costruiscono però un mini-parziale in proprio favore: un allungo che porta Erice avanti sul 7-3 al 15′. A seguire, la squadra della nuova allenatrice Margarida Conte resta sempre avanti nel punteggio: tuttavia, per un po’ di tempo le biancorosse riescono a restare attaccate alla partita con le unghie e con i denti. Al 20′ le neroverdi guidano sul 9-4, divario importante ma non ancora abissale: a seguire Casalgrande individua le strategie giuste per diminuire la distanza in maniera lieve ma comunque gratificante, come testimonia il 12-8 scaturito al termine della prima frazione di gioco. All’inizio della ripresa, le biancorosse costruiscono una pallamano davvero da applausi: la Padana riesce a portarsi addirittura sul -3, ed Erice sembra essere colta di sorpresa, ma si riprende rapidamente dal momento di appannamento, costruendo così un’imperiosa scalata verso il successo. Viceversa, con il passare dei minuti Casalgrande inizia a soffrire il peso delle fatiche riposte in precedenza: il 18-12 del 40′ lascia intuire l’affermazione siciliana, un’impressione rafforzata dal 22-15 che il tabellone indica quando scocca il 50′. Nel finale le neroverdi gestiscono senza affanni, fino al 26-17 che sancisce la definitiva affermazione trapanese: a livello individuale è da segnalare il riconoscimento attribuito all’ala/terzino biancorossa Asia Mangone (foto di Monica Mandrioli), che ha ricevuto la palma di miglior giocatrice della partita. Con lei premiata pure Chana Masson, portiere brasiliano in forza alla compagine trapanese. “A mio parere, noi abbiamo fornito una prova nel complesso poco brillante – evidenzia Marco Agazzani, trainer della Casalgrande Padana – ma con tutto il rispetto possibile per le avversarie, ritengo che Erice sia stata addirittura meno brillante rispetto a noi. Con il potenziale e i mezzi che hanno a disposizione avrebbero dovuto sopraffarci senza appello fin dalle primissime fasi della sfida: invece le nostre ragazze sono rimaste in partita a lungo, e si tratta di un dato significativo. Pur potendo contare su un organico stellare, Erice non ha espresso il 100% delle proprie qualità: quindi noi potevamo davvero piazzare l’impresa centrando una storica semifinale, e invece non abbiamo avuto la lucidità necessaria per sfruttare al meglio la situazione. Nella fattispecie, per quanto ci riguarda ritengo che si sia lavorato bene in chiave difensiva – conclude Agazzani –  ma ad ostacolarci nel vero senso del termine sono state le 15 palle perse: troppe disattenzione e troppe leggerezze, che alla fine si sono rivelate decisive. Un applauso particolare ad Asia Mangone, premiata con pieno merito: d’altronde, nei momenti di difficoltà non possiamo affatto pensare di affidarci soltanto a lei. Pazienza: congratulazioni a Erice, mentre noi ci apprestiamo a riprendere la nostra cruciale corsa in campionato”. 

(ufficio stampa Pallamano Casalgrande)