Per la prima squadra maschile della Pallamano Casalgrande, la delusione relativa all’amara retrocessione In Serie B è già alle spalle ed ora l’attenzione è già proiettata sulle strategie da mettere in atto per tornare quanto prima in A2. “L’amarezza per la discesa in Serie B c’è, ma al tempo stesso non è certo il caso di drammatizzare – spiega il direttore generale, Alberto Aldini – perchè come è noto, per restare in seconda divisione sarebbe bastato soltanto un punto in più: purtroppo durante l’annata i ragazzi hanno perso alcune ottime occasioni per centrare preziose vittorie e si tratta di passi falsi che sono risultati decisivi. Del resto, ci siamo trovati immersi in una lotta salvezza parecchio equilibrata e in una situazione simile ogni passaggio a vuoto ha portato con sè un prezzo davvero altissimo da pagare. Probabilmente la prima sconfitta che viene in mente ai più è quella rimediata il 1° maggio a Pescara, nel penultimo turno di campionato: se avessimo vinto saremmo rimasti in A2, e invece il ko è maturato proprio sul finale. Tuttavia, sul piano del gioco e della combattività, credo che la sfida contro gli abruzzesi non sia stata affatto la nostra peggior prova stagionale. Ritengo invece che i maggiori rimpianti siano legati ai ko interni contro Chiaravalle e Campus Italia, così come al pareggio casalingo con l’Ambra Poggio a Caiano: in tutte e tre le occasioni avremmo potuto e dovuto fare meglio, sotto ogni punto di vista. Al tempo stesso, va detto che la squadra allenata da Matteo Corradini ha anche saputo fornire buone prove: il tutto senza dimenticare una certa dose di malasorte, legata alle defezioni e agli infortuni che si sono verificati strada facendo. Questi problemi non rappresentano certo un alibi o una pezza giustificativa, ma vanno comunque citati per capire meglio le ragioni della retrocessione”. Ora, il futuro della prima squadra maschile di Casalgrande sarà nel campionato di Serie B regionale: “I termini per chiedere un ripescaggio in A2 sono scaduti lo scorso 16 maggio e noi non abbiamo presentato alcuna domanda in merito – rimarca Aldini – perchè dal nostro punto di vista, ci è sembrato giusto rispettare il verdetto emerso sul campo: noi abbiamo lasciato l’A2 uscendo dalla porta, e da quella stessa porta vogliamo rientrare senza alcuna agevolazione legata alle carte bollate. L’obiettivo sta quindi nel riconquistare la seconda divisione sul campo, in modo da partecipare alla nuova Serie A Silver che la Federazione ha previsto a partire dalla stagione 2023/2024. Intanto durante la prossima annata giocheremo in Serie B, col chiaro obiettivo di riprenderci quel posto in seconda serie che i nostri ragazzi pensano di meritare. L’espressione “i nostri ragazzi” è davvero appropriata: infatti la retrocessione non determinerà alcuna fuga da Casalgrande. L’opera di costruzione della squadra è fin da adesso a buon punto e una decina di giocatori hanno già manifestato la chiara intenzione di restare qui anche in Serie B. Si tratta di un’ottima base di partenza: il campionato dovrebbe partire ai primi di ottobre, ma anche in questo caso noi contiamo di ufficializzare organico e trainer in tempi non lunghi. Quanto al capitolo allenatore, dobbiamo effettuare valutazioni col diretto interessato e ascoltare le sue impressioni, ma noi crediamo in Matteo Corradini (foto), che resta quindi un nostro irrinunciabile interlocutore”.