BRESSANONE SÜDTIROL – PALLAMANO CASALGRANDE PADANA 27 – 22
BRESSANONE SÜDTIROL: Unterweger (P), Aichner 1, Schatzer, Lucarini 4, Hilber 7, Zizzo 1, Nothdurfter, Vegni 11, Habicher 2, Babbo 1, Luchin (P), Di Carlantonio, Gamper, Ghonim. Allenatore: Lukas Waldner.
PALLAMANO CASALGRANDE PADANA: Ferrari (P), Franco 1, Iyamu 10, Furlanetto 2, Niccolai Apostol 1, Simona Artoni 2, Rondoni 1, Bonacini (P), Orlandi 3, Baroni 1, Giovannini 1, Mattioli, Cosentino, Lusetti, Giubbini (P). Allenatore: Elena Barani.
ARBITRI: Daniele e Gianluca Testa.
NOTE: primo tempo 17-12. Rigori: Bressanone Südtirol 1 su 2, Casalgrande Padana 1 su 1. Esclusioni per due minuti: Bressanone Südtirol 0, Casalgrande Padana 3.
Niente punti per la Casalgrande Padana al pala Laghetto di Bressanone: tuttavia, la sfida non è stata affatto a senso unico. In Alto Adige si è giocato per il recupero della quarta giornata della Serie A1 femminile. Le padrone di casa hanno guidato nel punteggio per tutto il tempo, e ciò ha permesso alle biancoverdi brissinesi di legittimare il successo ottenuto. D’altro canto, la compagine ceramica si è tenuta a debita distanza dal recitare un ruolo titubante o rinunciatario: nonostante le pesanti assenze, che di certo hanno avuto il loro peso, le ragazze ospiti sono state protagoniste di generosi sforzi per cercare di creare grattacapi alle campionesse d’Italia in carica. Non a caso, durante il secondo tempo le casalgrandesi sono arrivate a strettissimo ridosso delle avversarie in termini di punteggio: al 40′, infatti, le altoatesine conducevano soltanto per una lunghezza sul 20-19. Un dato che la dice lunga sull’atteggiamento propositivo e mai rassegnato che le biancorosse hanno riposto in campo, peraltro contro avversarie caratterizzate da elevate qualità sia a livello di gioco sia sotto il profilo della fibra caratteriale. Nell’ambito delle prove individuali, tra le biancorosse spicca in particolare la doppia cifra di Charity Iyamu (foto di Monica Mandrioli). Il terzino di scuola Prato era in dubbio, a causa della botta alla schiena rimediata sabato durante la vittoria casalinga contro Leno: tuttavia, almeno in questo caso le notizie sul piano fisico sono ottime. Problema ampiamente superato, e i suoi 10 gol ne sono la netta testimonianza. “Gaia Lusetti voleva giocare a tutti i costi, ma io non me la sono sentita di rischiare mettendola così a repentaglio – spiega l’allenatrice biancorossa Elena Barani, nel ripercorrere le vicende che hanno caratterizzato la trasferta a Bressanone – come è noto, abbiamo già problemi di consistente importanza per quanto riguarda l’infermeria: a maggior ragione, non possiamo affatto permetterci di perdere ulteriori atlete. Se durante la partita Gaia fosse incappata in un infortunio, non me lo sarei mai perdonato. Quanto al resto, prima di questo confronto avevo chiesto all’intero gruppo di iniziare a dire la nostra anche lontano dal pala Keope. Nonostante il risultato sfavorevole, la squadra mi ha comunque ascoltata e l’andamento della sfida lo testimonia. Nel secondo tempo, siamo arrivate varie volte a un passo dal riacciuffare Bressanone in termini di punteggio: un dato significativo, che non deriva affatto dal puro caso. Nel contesto della prova che abbiamo fornito, va elogiata la capacità di adattamento delle nostre ragazze: per cercare di arginare le difficoltà legate a una coperta così corta a livello di rotazioni, non c’è stata alcuna esitazione nel mettersi alla prova con ruoli differenti rispetto a quelli abituali. Solo per fare due esempi, basti pensare a Marianna Orlandi terzino e Simona Artoni schierata come centrale”. LA SITUAZIONE IN SERIE A1 FEMMINILE. L’altro risultato è Adattiva Pontinia – Teramo 34 – 27, posticipo del 5° turno. Classifica (tra parentesi le partite disputate): Aviometal Cassano Magnago 10 punti (5); Jomi Salerno, Adattiva Pontinia e Bressanone Südtirol 8 (5); Ac Life Style Erice (3) e Securfox Ariosto Ferrara 6 (5); Casalgrande Padana e Leno 4 (5); Teramo 2 (5); Mezzocorona, Cellini Padova 0 (4) e Lions Sassari 0 (5).
(ufficio stampa Pallamano Casalgrande)