Cambiano i volti ma non l’asset valoriale della Pallamano Carpi che rimane centrato su giovani, sostenibilità economica e progetti educativi. Una rivoluzione dunque all’insegna della continuità ma anche del rinnovamento e della crescita, come ricorda il nuovo Direttore Sportivo, Giovanni Soria: “La linea resta la stessa, investire sui ragazzi di casa e apportare innesti con più esperienza. Questo cambio societario è un percorso fisiologico indispensabile per migliorarsi. Rimane pur sempre un’avventura nuova ed è ovvio che c’è un po’ di trepidazione, ma anche tanta voglia di fare bene”. Come Soria, legato già da diverso tempo alla Pallamano Carpi, anche la nuova Presidente, Fania Ferrari (foto) appartiene a questo mondo da molti anni “come volontaria e tifosa”, puntualizza. Per poi aggiungere: ” Sono contenta di avere oggi un ruolo anche attivo. Ho accettato con onore questo incarico che cercherò di svolgere al meglio delle mie possibilità. Mi sento privilegiata di far parte di una squadra di collaboratori tanto competenti e appassionati. Il nostro lavoro è quello di perseguire il grande lavoro svolto dalla precedente dirigenza e portare l’Associazione ancora più in alto. Credo tantissimo nel valore dello sport e dei suoi principi fondanti quali il rispetto, la disciplina, il mantenere in equilibrio corpo e mente, ma soprattutto lo stare bene insieme divertendosi. Immagino una Pallamano Carpi che riesca ad aprirsi a tutti ed arrivare anche a chi ha meno possibilità, proponendo progetti di inclusività, collaborando con altre associazioni o gruppi sportivi, enti locali e scuole. Accanto all’aspetto educativo c’è però anche quello competitivo. Questa sudata ma merita salvezza nella massima serie, ci ha dimostrato che Carpi continua a ritagliarsi il suo spazio tra le migliori d’Italia. L’A1 è la nostra dimensione, qui intendiamo rimanere e toglierci qualche soddisfazione in più, grazie al supporto di tutti, a partire dai tifosi che contiamo di vedere sempre più numerosi sulle nostre tribune”. Con l’arrivo di Ferrari, per altro, sale a tre la quota delle presidenti al comando di squadre professionistiche di pallamano maschile, vale a dire, oltre al Carpi, Sassari e Secchia Rubiera.