PALLAMANO CARPI – JUNIOR FASANO 22 – 29 (p.t. 13 – 16)

PALLAMANO CARPI: Cascone 2, Soria 2, Carabulea, Coppola 5, Samah Haj Frej, Selmi Haj Frej, Dalolio, Korkaric, Gollini, Sortino 2, Ceccarini 3, Kasa 8, Jurina. All.: Serafini.

JUNIOR FASANO: Sibilio, Grassi, Angiolini 3, Sperti 1, Pugliese 1, Leban, Messina 3, Notarangelo 8, Boggia 1, Cantore, Beharevic 1, Ostling 3, Corcione 1, Jarlstam 7. All.: Crastolla.

ARBITRI: Castagnino e Manuele.

NOTE: Sette metri: Carpi 4 su 6, Fasano 3 su 3. Minuti di esclusione: Carpi 8, Fasano 10.

Con una formazione rinnovata e ricca di giovani talenti, la Pallamano Carpi esordisce in campionato con una sconfitta interna contro un avversario che sulla carta era fuori portata, il vice campione d’Italia Junior Fasano. I modenesi scontano un Korkaric a mezzo servizio, le assenze di Nocelli e Samuele Serafini, mentre gli ospiti devono fare a meno di coach Francesco Ancona, indisponibile. Angiolini perfora Jurina in avvio, ma Soria ben servito da Kasa pareggia immediatamente i conti. Prosegue il botta e risposta sino a quando la squadra di casa con Ceccarini passa in vantaggio dai 7 metri, 6 a 5 al 13’. Ora è Fasano a dover rincorrere. Al quarto d’ora Niko Kasa (foto di Anna Gaddi) si sblocca e Carpi è di nuovo avanti. La tendenza della partita torna ad invertirsi, a dieci dal termine della prima frazione, quando l’ex Sperti realizza il 9 pari e poi il famigerato sottomano Jarlstam trafigge Jurina per il 10 a 11 al 21’. Ed è proprio lo svedese classe 1995 a realizzare il +3 di fine primo tempo. Due rigori di cui si incarica Coppola consentono al Carpi di accorciare subito le distanze, 15 a 16 al 33’. Ceccarini firma il pareggio, ma l’arbitro ravvisa un’invasione d’area e il gol viene annullato. Nonostante gli sforzi profusi il Carpi sembra non riuscire a riagguantare il pareggio. Il pallonetto in girata di Cascone, al quarto d’ora del secondo tempo, per quanto di pregevole fattura, serve solo per il 19 a 20. Poi i padroni di casa cominciano a perdere terreno e i pugliesi avanzano. È Boggia a far correre il Fasano con un +3 al 50’. L’impressione è che la squadra ospite riesca a rallentare, e dunque a riposare, in maniera attiva, abbassando l’intensità ma rimanendo efficace. Contrariamente al Carpi che, appena cala di ritmo per rifiatare, fatica a produrre gioco. Una sfortunata traversa, con la palla che rimbalza sulla riga, impedisce a Sebastian Carabulea di entrare nel tabellino dei marcatori, cosa che invece accade a Corcione che al 56’ segna la sua prima rete, quella del +5. Le parate di un Jan Jurina in splendida forma, assurto a capitano dopo il trasferimento di Pieracci a Parma, non bastano per tenere a freno il dilagare dei pugliesi. Il risultato finale di 22 a 29 tuttavia non rende giustizia ad una gara che il Carpi ha saputo combattere per più di quaranta minuti, tenendo testa ad una formazione che anche quest’anno, con ogni probabilità, si giocherà il titolo di campione d’Italia.

Luca Zironi – Responsabile Comunicazione & Ufficio Stampa Pallamano Carpi