Ancora una trasferta amara per la Pallamano Vikings Rubiera di Serie A Gold. Questa volta dopo una infinita serie di scivolate su un parquet impraticabile e con arbitri che non si sono presi la responsabilità di sospendere una partita assolutamente irregolare e in cui veniva continuamente rischiata l’incolumità di tutti i giocatori in campo all’ennesimo episodio in cui si è rischiato un infortunio la società ha deciso di fermare la partita. L’Albatro Siracusa non aveva un campo alternativo. Come da regolamento. Situazione che nell’impianto siciliano si ripete oramai dall’inizio della stagione senza che nessuno sia mai intervenuto nonostante nell’ambiente tutti siano a conoscenza di questa problematica di cui è vittima lo stesso Albatro Siracusa. Questo il commento del vice presidente dei Vikings Rubiera, Luca Bartoli (foto) su ciò che è successo a Siracusa. “Io ero a Siracusa come dirigente accompagnatore della squadra nella trasferta contro l’Albatro, come lo sono stato negli ultimi 5 anni senza mai aver avuto alcun tipo di problema con arbitri, commissari e avversari. Ieri però ho preso la decisione di richiamare la squadra perché la situazione che stavamo vivendo nella palestra di gioco di Siracusa era assolutamente oltre le minime norme di sicurezza per l’incolumità degli atleti. Sul parquet di Siracusa non si stava in piedi per la condensa e in svariate occasioni ho visto pericolosissime scivolate dei giocatori che correvano e si muovevano come fossero sulle uova. Basta guardare le immagini che sono pubbliche per rendersi conto della situazione. I dirigenti dell’Albatro si sono fatti in quattro per cercare di limitare al massimo questa situazione, ma in varie occasioni gli arbitri hanno dovuto interrompere il gioco. La situazione è notevolmente peggiorata dopo l’intervallo, le scivolate pericolose sono aumentate e dopo l’ennesima pericolosa scivolata di un nostro giocatore la partita è rimasta sospesa per parecchi minuti dopo i quali gli arbitri, nonostante le nostre rimostranze, hanno deciso di fare riprendere il gioco. Sono passati pochi secondi e di nuovo un nostro atleta è pericolosamente scivolato ancora sul parquet, rischiando un grave infortunio. A questo punto io ho deciso di richiamare in panchina la squadra chiedendo agli arbitri di non riprendere il gioco finché non fosse ripristinato un minimo di livello di praticabilità del parquet o in alternativa di finire la partita in un altro impianto come previsto dal regolamento in caso di impraticabilità dell’impianto principale. Il Commissario Figh ha discusso a lungo con gli arbitri e poi ha anche effettuato un paio di telefonate. Dopo circa un quarto d’ora con la situazione che non era cambiata di una virgola gli arbitri ci hanno chiesto di tornare in campo perché la partita doveva comunque finire nonostante la situazione e io ho deciso di non rimandare in campo i giocatori in queste condizioni chiedendo che fosse almeno atteso ancora per vedere se le condizioni miglioravano. Gli arbitri hanno fischiato la fine. Ora faremo quello che possiamo e dobbiamo per tutelarci ma rispetteremo quanto stabilirà il Giudice Sportivo anche se non dovessimo condividerlo. Rifarei questa scelta mille volte perché non si può speculare con le condizioni di sicurezza minime che devono essere garantite per giocare. Consapevole che la situazione non è colpa della Società Albatro ritengo che però non si potesse continuare a giocare su quel campo rischiando seri infortuni ai giocatori a prescindere dalla squadra di appartenenza”.
(ufficio stampa Pallamano Rubiera)