Dopo i nove subiti nella gara casalinga con il Nibbiano Valtidone e la ventesima sconfitta sul altrettante partite giocate, abbiamo chiesto all’ex presidente della Virtus Castelfranco, Paolo Chezzi (foto), ogni domenica sempre presente allo stadio Ferrarini, di commentare uno dei momenti più bui di questa società presieduta ora da Diego Di Cosmo: ‘Sono molto amareggiato – ha detto Chezzi – anche perché tutte le domeniche la seguo sempre in casa e vederla sempre sconfitta, a volte anche pesantemente come domenica scorsa, mi fa male. La squadra è a livello tecnico-tattico lontanissima da quello che si richiede a una squadra di Eccellenza. Se trova un’avversaria forte che non ha intenzione di fermarsi, e il Nibbiano non si è fermato, il risultato è questo. E non si può neanche imputare nulla ai giocatori. Che, anzi, meritano i complimenti perché in una situazione frustrante come la loro non hanno mai avuto un’espulsione né un atteggiamento sopra le righe. Io ho la coscienza a posto perché ho lasciato una società senza debiti. Sul perché di un’annata del genere dopo due stagioni di buon livello non mi esprimo, ho sentito dire di uno sponsor importante venuto meno all’ultimo ma non ho sufficienti informazioni per parlare. Speriamo che il prossimo anno in Promozione – conclude Chezzi – si possa ripartire subito da un buon livello. Ci vuole però un progetto che coinvolga le realtà locali, e magari recuperi qualcuno di quei dirigenti passati al Formigine che nei due anni precedenti avevano maturato una certa esperienza’. In tale progetto Paolo Chezzi può trovare posto? ‘No, il mio tempo è finito. Fare il dirigente per me era e sarebbe ancora essere sempre presente sul campo, attorno alla squadra e non solo, ma ho 74 anni e non posso più avere il piglio di una volta per ricoprire dei ruoli’.

(servizio di Matteo Pierotti per La Pressa)