Leonardo Stanzani (foto di Daniele Lugli) è, insieme a Tcheuna, il giocatore che potrebbe far fare al Carpi un altro salto di qualità: seconda punta veloce e tecnica, il bolognese arrivato nell’estate 2024 non ha ancora mostrato in un anno solare abbondante il suo vero potenziale, ma la prova di lunedì sera con l’Ascoli è stato un indizio prezioso che sia finalmente sulla strada giusta.
Stanzani, lunedì si è visto un grande Carpi, forse il migliore dell’anno.
«La partita con l’Ascoli ci lascia grandi consapevolezza e entusiasmo, e ha detto che se riusciamo giocare come sappiamo possiamo dire la nostra contro ogni avversario di questo campionato. E’ quindi giusto portarsi dietro quell’entusiasmo con cui siamo usciti dal campo lunedì, quando è vero che c’è stato grande dispendio di energie sia fisiche che mentali ma dobbiamo rimettere tutto questo in campo sabato col Gubbio».
Finalmente stiamo vedendo uno Stanzani che probabilmente sei il primo ad aver atteso con impazienza.
«Dopo l’anno scorso volevo dimostrare al Carpi che la scelta fatta dalla società di acquistarmi è stata giusta. Mi metto sempre a disposizione, era anche ora che lo facessi vedere sul campo».
Cassani è uno degli allenatori più giovani del calcio professionistico italiano: come vi trovate con lui?
«L’anagrafe conta poco, a noi giocatori piace essere guidati e avere idee chiare da seguire e il mister da questo punto di vista è sempre stato molto chiaro e convincente. Il fatto che sia giovane può portare magari a condividere la battuta nel momento giusto, ma quello che conta è quello che ci dà dentro e fuori dal campo».
Dopo un inizio sull’esterno, finalmente ti stiamo vedendo nel tuo ruolo.
«Il mister mi aveva chiesto disponibilità per provare anche altre cose, mi ci sono calato e ho fatto partite buone e altre meno. Se c’è bisogno provo a fare un po’ tutto, ma il mister e lo staff sanno che mi trovo meglio più vicino alla porta, come ho fatto lunedì. Se ci dovesse essere bisogno anche in futuro di adattarmi, lo farò però senza problemi».
Sei andato vicino al gol a Sestri col Bra e più volte lunedì con l’Ascoli, quando hai comunque messo lo zampino nella rete di Sall.
«Mi era stato chiesto di metterci convinzione, giocare sereno e libero e grazie anche a quello che hanno fatto i miei compagni, gli scambi di posizione con Casarini e Cortesi, mi hanno fatto arrivare al tiro tante volte. Adesso raddrizziamo la mira e poi ci pensiamo sabato».
Rispetto all’anno scorso, questo Carpi in cosa è diverso? Può sognare di centrare quello che l’anno scorso avete solo sfiorato?
«Quest’anno abbiamo consapevolezza, anche per caratteristiche dei singoli che si stanno sposando con le idee del mister. Ma è presto, dobbiamo pensare intanto alla salvezza, poi se ci sarà tempo e modo per provare a fare di più, con un po’ di coraggio rispetto all’anno scorso chissà…».
Sabato arriva al Cabassi un Gubbio dalla caratura importante ma in difficoltà di rendimento.
«La classifica si deve guardare dopo febbraio, ma è una partita importante e a parte le prime tre che stanno scappando c’è poca differenza tra le altre. Noi non dobbiamo pensare che siamo diventati bravi perchè abbiamo fatto una bella gara con l’Ascoli, perchè se abbassiamo la guardia contro il Gubbio rischiamo di fare una figuraccia».
(servizio di Enrico Ronchetti per la voce.it)









