L’allenatore della Pallamano Vikings Rubiera, Luca Galluccio (foto di Linda Lusetti), fa il punto della situazione in attesa della ripresa del campionato che per i rubieresi è prevista solo il prossimo 20 febbraio nellatrasferta a Siracusa contro l’altra squadra che come Rubiera chiude la classifica di Serie A. “Fino ad ora non siamo quasi mai riusciti ad allenarci in condizioni normali a causa di una serie incredibile di infortuni, alcuni purtroppo anche gravi, che si sono sommati alle inevitabili problematiche date dal Covid. Vantiamo un credito decisamente grande con la Dea Bendata. Ora speriamo che il vento cambi in modo da iniziare a recuperare qualche giocatore. Questa sosta giunge nel momento opportuno. Speriamo di fare finalmente tre settimane come Dio comanda per poi mostrare un volto diverso nella fase cruciale della stagione”
Solo sfortuna o in realtà c’è anche altro?
“Niente alibi. Sicuramente abbiamo subito enormemente il salto di categoria. Abbiamo perso le nostre certezze, con troppa paura nel prenderci responsabilità e questo ci porta poi a perdere troppi palloni. Vorrei vedere questi ragazzi con una faccia più sfrontata, preferisco che si prenda il tiro senza pensare che si può sbagliare piuttosto che regalare il pallone perché si rinuncia alla conclusione. Il salto di qualità possiamo e dobbiamo farlo soprattutto dal punto di vista del carattere e del coraggio”.
Dopo la sosta natalizia e l’arrivo di Pagano è cambiato qualcosa?
“Le prime due partite del nuovo anno sono state tutto sommato incoraggianti. Pur rimaneggiati non siamo stati schiacciati a Fasano e il secondo tempo contro Merano penso che rappresenti il punto di partenza per costruire la nostra salvezza. Non dobbiamo e non possiamo invece permetterci di scendere in campo come nel primo tempo contro gli altoatesini. Quella è la nostra brutta versione che dobbiamo lasciarci alle spalle”.