Matteo Cortesi (foto), trequartista del Carpi, oggi ha parlato con la stampa. Arrivato dal Lentigione nell’estate del 2023 e confermato dopo la promozione in Serie C, ha raccolto finora 10 presenze e 1 gol. L’infortunio muscolare nei minuti finali del pareggio casalingo per 2-2 contro l’Ascoli (26 settembre) gli ha costretto a saltare 7 partite di campionato. Da metà novembre è tornato a disposizione di mister Cristian Serpini. Sabato il Carpi disputerà l’ultima giornata del girone di andata in trasferta contro il Sestri Levante, avversario che è attualmente al penultimo posto nel girone B di Serie C con 13 punti. “Credo che stiamo facendo un grande campionato – ha detto Cortesi – ed ora ci tocca affrontare il Sestri Levante in Liguria nell’ultima giornata di andata. Siamo a +4 punti sui playout, quindi vogliamo andare là e fare punti importanti in chiave salvezza. Contro il Legnago avevamo approcciato il match come se fosse una finale. Sabato dovremo fare altrettanto perché ci sarà da fare battaglia in un terreno piccolo. Il Sestri Levante ha appena cambiato allenatore (Andrea Scotto è stato esonerato e ancora non è stato ufficializzato il suo sostituto, n.d.r.), però noi dobbiamo pensare a fare le nostre cose. Purtroppo ci mancherà Mandelli che è il nostro leader del centrocampo. Fino all’infortunio contro l’Ascoli stavo facendo bene, venivo anche dal gol alla SPAL. Mi dispiace aver saltato così tante gare. So di aver apportato poco a livello di reti e assist e spero di dare sempre il meglio di me. Ora sto bene e mi sento pronto. In Serie C mi trovo meglio perché qui si gioca a calcio, ci sono più spazi e la qualità è superiore. In Serie D il gioco è quasi solo basato sulla fisicità e la corsa. Contro la Torres il mister mi ha chiesto di spostarmi in regia perché gli slot dei cambi erano finiti. Non ne avevo tante di forze, però ho cercato di fare quello che mi chiedeva. Come squadra facciamo tanto possesso di palla, però dobbiamo creare più occasioni e tirare di più in porta. Serpini ci chiede di avere più personalità, di non nasconderci, provare la giocata e rischiare. Io sono uno che fa così e se sbaglio ci riprovo. A volte concediamo poco e ci segnano ugualmente. Su queste cose c’è da migliorare”.

(fonte e foto Santiago Favilla per redio5punto9.it)