Il tanto atteso scontro al vertice del girone D di Serie D lo ha vinto il Forlì (ottava vittoria consecutiva) che a sei giornate dal termine della stagione regolare aumenta il vantaggio a cinque punti sul Ravenna, che interrompe una striscia positiva in campionato che era di ben 22 giornate (18 vittorie e 4 pareggi). Una prova di forza quella della squadra di mister Alessandro Miramari che non ha messo la parola fine, ma ha comunque messo le mani sul primo posto a meno di un improbabile e imprevisto crollo della capolista. Playoff già blindati con una Pistoiese rinata dopo il cambio in panchina e che scavalca il Tau Altopascio piazzandosi al terzo posto e il Lentigione, vittorioso sul campo dello Zenith Prato, che ha ipotecato la permanenza nei primi cinque posti. Ricordiamo che nei playoff di Serie D non viene applicata la cosiddetta franchigia per cui al di là del distacco si giocano comunque. Dopo le prime cinque c’è un abisso, 12 punti, e tutte non sono ancora del tutto tranquille. Chiaro ed evidente che all’Imolese con i suoi 39 punti, Cittadellla Vis Modena, Prato, 38 punti e Tuttocuoio, 37 punti e che mercoledì prossimo recupererà il turno odierno sul campo del San Marino, basta poco per la salvezza matematica che però ancora non c’è con ancora 18 punti disponibili sul piatto. Nella parte bassa, Fiorenzuola a parte per il quale il destino sembra ormai segnato, le vittorie che valgono oro sono quelle del Corticella, proprio con il Fiorenzuola, e soprattutto della Sammaurese che dopo il blitz sul campo del Cittadella Vis Modena per la prima volta in questa stagione abbandona gli ultimi due posti che significano retrocessione diretta. Adesso sul penultimo gradino c’è lo United Riccione, ma da qui alla fine bisognerà comunque stare attenti alla franchigia che nei playout c’è e non deve essere pari o superiore agli otto punti.

(nella foto dalla pagina facebook della società i giocatori del Forlì vanno a festeggiare la vittoria insieme ai tifosi)