“Io non abituato a lamentarmi, ma stavolta ho avuto delle risposte approssimative”. Parte da qui il ragionamento del presidente della Riese, Massimo Bertazzoni (foto), che non ha digerito l’inserimento della sua squadra nel girone A di Promozione, quello parmense e piacentino, insieme ad altre quattro reggiane: Boretto, Campagnola, Luzzara e Sammartinese. “La passata stagione ci hanno messo con la Juniores Elite – continua Bertazzoni – nel girone piacentino e non mi sono lamentato perchè ci stava, ma stavolta sono arrabbiato a faccio fatica a capire i calcoli che sono stati fatti. Noi siamo a 50 chilometri dal Bibbiano San Polo che è ai confini di Parma ed era più facile da raggiungere rispetto a noi. Poi si potevano mettere al nostro posto l’Atletic Progetto Montagna e il Vezzano. Io non ce l’ho con nessuno ma non riesco a capire la logica chilometrica con il quale è stato stabilito. Siamo in un periodo di vacche magrissime, non magre, e ripeto che non sono riuscito a capire questo colpo di genio. Pur riconoscendo che il presidente del Crer (Simone Alberici, n.d.r.) sta lavorando in un periodo difficile e al quale ho dato anche dei meriti, vorrei trovare qualcuno che mi dice che il nostro girone è giusto. Già è diventato difficile fare calcio e questa è stata la mazzata finale. Qui è mancata proprio la logica geografica e anche la matematica per le spese che dovremo sostenere per le trasferte”.