“Alla Gatta non siamo un paese di barbari”. A tuonare è il presidente della locale società sportiva, Elio Marazzi (foto), dopo i fatti accaduti domenica scorsa al Centro Coni di Castelnovo Monti nella semifinale del Montagna contro il Vettus. “Preciso che i nostri tifosi erano defilati rispetto da dove è successo il fattaccio – spiega Marazzi – in secondo luogo il gesto deprecabile e da condannare è stato messo in atto dal padre di un nostro giocatore esterno che era la seconda volta che veniva a vedere la partita. Ha visto il figlio prendere uno schiaffo ed ha perso la testa. Detto questo e che non voglio giustificare nessuno il giocatore in questione, Oubakent, nel secondo tempo quando giocava sulla fascia dalla parte delle panchine ha ricevuto svariati insulti razzisti da parte di due giocatori del Vettus che erano in panchina. Dopo aver fatto gol è andato a prendersi la sua ‘rivincita’, sbagliando anche lui. Quindi prima di dipingere Gatta come un paese di delinquenti bisognerebbe pensarci non solo due volte e sui di noi si sta creando un clima poco sereno. Non vorrei che qualcuno lo stesse facendo per danneggiarci”. Anche sulla rissa in campo Marazzi ha qualcosa da dire. “La rissa se vogliamo chiamarla così – conclude il presidente del Gatta – perchè è volato solo uno schiaffo è nata da un assistente che ha voluto fare il protagonista nei confronti di un nostro giocatore che ha indubbiamente sbagliato e che ne pagherà le conseguenze saltando la finale”.