Imola è una città romagnola di quasi 70 mila abitanti nota soprattutto per l’autodromo. Nel calcio il club che la rappresenta, l’Imolese, ha oltre 100 anni di storia (è stato fondato nel 1919) e ha vissuto i fasti della Serie C, dove ha disputato ben 10 campionati, sei nel periodo dal 2017 al 2023. Nella scorsa stagione, nonostante i due punti di penalizzazione, è stata in zona playoff per la prima parte del campionato, poi ha subito un calo ed è terminata dodicesima. In panchina è stato confermato Gianni D’Amore, 45 anni, che ha avuto esperienze con Vis Pesaro e Victor San Marino. L’Imolese ha iniziato questa stagione con una vittoria esterna e una sconfitta casalinga: “I risultati sono altalenanti – commenta mister D’Amore – ma le prestazioni sono state entrambe positive e con l’Altopascio anche un pari ci sarebbe stato stretto: abbiamo creato molto, hanno pesato alcuni errori. Il nostro obiettivo? È doppio: valorizzare i nostri giovani e arrivare più in alto possibile”. Domani nella terza giornata del girone D di Serie D va a far visita al Cittadella Vis Modena: “È una squadra importante – queste le considerazioni di mister D’Amore sull’avversaria – e mi viene voglia di dire che è una finta neopromossa perché ha costruito una rosa di grande qualità e poi in avanti è davvero forte: ha una coppia di attaccanti incredibile, parlo ovviamente di Guidone e Formato, anzi dovrei dire tridente perché Bertani gioca vicino a loro. Per noi sarà dura ma andiamo là per proporre il nostro gioco e, rispetto alle prime gare, dobbiamo migliorare il livello di attenzione”.

Giorgio Pregheffi