Pistoia è una città toscana di 90 mila abitanti. Calcisticamente la squadra che la rappresenta è la Pistoiese, fondata nel 1921, ed è ricca di storia con campionati importanti a livello professionistico e soprattutto ha disputato un campionato di Serie A nella stagione 1980-1981: il presidente era Marcello Melani, cui è intitolato lo stadio. Nella scorsa stagione ha vissuto un campionato tormentato, caratterizzato da esoneri di allenatori, rivoluzionamenti della rosa, ribaltoni vari e sul finale il ritiro dal campionato. Il neo costituito Football Club Pistoiese è nato dal passaggio del titolo sportivo dell’Aglianese 1923, dalla quale ha anche ottenuto la categoria di militanza, la Serie D, da cui la Us Pistoiese 1921 era retrocessa causa ritiro anticipato dal campionato. La nuova società, presieduta dall’imprenditore Sergio Iorio ha affidato la guida tecnica a Domenico Giacomarro (foto dalla pagina facebbok della società), 61 anni, originario di Marsala, che ha alle spalle una discreta carriera come calciatore, nel ruolo di centrocampista, impreziosita da 14 presenze in Serie A con la maglia del Verona e 49 gettoni in Serie B. Come allenatore vanta una lunga esperienza, testimoniata dai numeri, oltre 500 partite in panchina e 6 campionati vinti tra C1, C2, Serie D ed Eccellenza: “La scelta della Pistoiese – dichiara mister Giacomarro – è motivata dal fatto che avevo voglia di fare un’esperienza in Toscana in un ambiente tranquillo e nello stesso tempo prestigioso, poi dal mio rapporto con Taibi, col quale ho condiviso l’avventura del Licata dei miracoli, quello di Zeman e infine mi è piaciuto il progetto. L’obiettivo? Giocare un campionato di alto livello. Il nostro è un girone difficile – prosegue Giacomarro – e in assoluto la Serie D è una categoria difficile”. Domani nella seconda giornata la Pistoiese, archiviato il pareggio esterno di Fiorenzuola, ospita al “Melani” il Cittadella Vis Modena e questa è la valutazione dell’avversario da parte di mister Giacomarro: “Il Cittadella è una neopromossa, gioca sull’entusiasmo e poi in avanti è davvero pericoloso con Formato e Guidone. Torniamo a giocare nel nostro stadio, quindi abbiamo l’obbligo di non deludere i nostri tifosi”.
Giorgio Pregheffi