“Con il Cervarezza è un bella occasione per una rivincita”. A parlare è Corrado Guidetti (nella foto Ghero in piedi davanti alla sua panchina), mister della Cerredolese, approdata ai quarti di finale del Montagna dove affronterà proprio i termali. La memoria torna indietro di ben 32 anni a quella domenica del 1991 sul campo di Carpineti, quando Guidetti era in campo con il Cerredolo che perse una finale incredibile ai rigori ad oltranza proprio contro il Cervarezza. “Meritavamo di vincerla tutta la vita – dice Guidetti – perchè abbiamo fatto tutto noi”.

Guidetti, che ricordi ha di quella giornata?

“Di una finale condizionata da un’acquazzone poco prima di scendere in campo, perchè in attacco avevamo dei giocatori ‘leggeri’ fisicamente parlando, ma molto veloci. Io ho tirato in totale quattro rigori sbagliandone due, e in molti si ricordano solo di quello, ma quello decisivo lo ha fallito l’attuale direttore generale del Mezzolara, Max Calzolari. Durante la partita abbiamo colpito una traversa, costruito varie occasioni e io ho ho anche sbagliato in rigore proprio per colpa del campo inzuppato d’acqua. Si decise dai tiri dagli undici metri dopo che loro avevano giocato tutta la partita solo per difendersi. Siamo andati ad oltranza e quando siamo arrivati al settimo rigore il Cervarezza lo sbaglia. Tutti i miei compagni di squadre si erano già tolti le scarpette, perchè nessuno si voleva prendere la responsabilità e quando mi hanno visto partire per andare sul dischetto si sono messi le mani nei capelli. Se segnavo avevamo vinto il Montagna e invece l’ho fallito. Poi il Cervarezza ha fatto gol e Calzolari si è preso la responsabilità, ma è andata male. Rimangono comunque dei bei ricordi”.

In questa edizione siete tornati in pista dopo ben 21 anni di assenza.

“Sono contento di essere tornato a fare il Montagna, perchè ha ridato vita al nostro paese ed ho visto alle partite della gente che da molto tempo non veniva più al campo sportivo. E poi ci siamo qualificati e questo è un altro motivo di soddisfazione perchè tutti si sono prodigati per darci una mano”.

Chi in particolare?

“Ci tengo a ringraziare due imprenditori che sono di Cerredolo, Massimo e Giuliano Schenetti, ed anche la Pro Loco che siamo riusciti a coinvolgere e ci ha dato una mano in tutti i sensi. Domenica dopo la partita ha offerto la cena a tutta la squadra al Pioppeto dove si svolgeva la Festa della Birra”.

E adesso l’appetito vien mangiando dice un antico detto.

“Dal mio punto di vista da adesso vanno avanti le squadre di carattere, e noi siamo una squadra di carattere. Questo è il valore aggiunto più che i giocatori”.