Ravenna, con i suoi 150 mila abitanti e nel calcio con 110 anni di storia, è una delle piazze più importanti nel girone D di Serie D. In questa stagione, è partito col piede sbagliato e in 7 giornate ha ottenuto solo 10 punti, di qui la decisione della società di sollevare dall’incarico Mauro Antonioli e di chiamare Marco Marchioni (foto dalla pagina facebook della società), 44 anni, nato a Monterotondo in provincia di Roma e che ha alle spalle una carriera straordinaria da calciatore nel ruolo di esterno offensivo: ha disputato quasi 500 partite tra campionato e coppe distribuite soprattutto tra Parma, Juventus, Sampdoria e Fiorentina, inoltre vanta 18 presenze nell’Under 21 e 6 presenze nella Nazionale maggiore: “È stata un’avventura bellissima – racconta Marchionni – e ho tanti ricordi, ma la cosa più importante è che il calcio mi ha fatto crescere come persona, perché mi ha insegnato il rispetto del gruppo, a lavorare insieme agli altri e a dare sempre il massimo”. Come allenatore ha guidato Reggina, Novara e Potenza. È a Ravenna dal 25 ottobre scorso e il suo ruolino di marcia è impressionante. In 7 partite ha inanellato 6 vittorie ed un pareggio (con la capolista Tau Altopascio) per un totale di 19 punti: “Ho trovato un gruppo di ragazzi che mi ha dato tanto – spiega il suo “segreto” mister Marchionni – e un ambiente carico, I ragazzi volevano dimostrare che non erano quelli di inizio stagione. Ci sono riusciti ma il cammino è ancora lungo, bisogna fare i conti a maggio”. Domani il Ravenna ospita il Cittadella Vis Modena nella quindicesima giornata di andata: “Il Cittadella è un’ottima squadra – commenta mister Marchionni – composta di giocatori validi e qualcuno ha giocato in categorie superiori, ma il Ravenna deve pensare solo a sé stesso, se gioca come ha fatto in queste giornate, il risultato non può che essere positivo”.
Giorgio Pregheffi