L’anno scorso il Montecchio ha cambiato tre allenatori poi, nella scorsa estate, il gruppo è stato affidato a mister Andrea Capanni (nella foto di Guido Rinaldi ai tempi dell’Arcetana), che ha voluto confermare solo giocatori che credessero davvero nel progetto. La società ha chiesto a Capanni di raggiungere la salvezza il prima possibile e invece, oggi, il Montecchio è secondo in classifica nel girone B di Promozione alle spalle del Fabbrico capolista che affronterà domenica prossima.
 
Mister Capanni, dopo un inizio difficile lei ha saputo valorizzare questa squadra in modo eccellente. Come ha fatto?
“Si è deciso di puntare su giocatori che avessero voglia di dimostrare il loro valore dopo un’annata infelice, quei quattro o cinque “vecchi” motivati, in cerca di riscatto, che oggi stanno facendo la differenza, oltre ai giovani di maggiore prospettiva. Lo stesso Attolini, che l’anno prima, per sua stessa ammissione, aveva combinato poco, quest’anno è rifiorito, così come Oliomarini, che l’anno scorso ha deluso, pur essendo arrivato a Montecchio come uno dei difensori più forti della categoria. In un contesto di maggiore tranquillità e sicurezza questi due atleti, per fare un esempio, sono tornati sui loro livelli. L’altro aspetto positivo è il gruppo di lavoro che si è creato, dal sottoscritto al mio vice Ghillani, al collaboratore Panciroli, al preparatore atletico Manfredi, al preparatore dei portieri Busi, fino al fisioterapista Marco Marescalchi, che sta dando tanto all’interno dello spogliatoio. Inoltre, per un allenatore, prendere in mano una squadra che l’anno prima si è salvata all’ultima giornata, ma che vanta al proprio interno giocatori importanti come i nostri, è senz’altro più facile”.
Ci sono elementi che in questa prima parte della stagione le hanno dato forse più del previsto? Di chi si tratta e perché?
“Abbiamo valorizzato ciò che avevamo in casa: i nostri centrocampisti sono stati una piacevole scoperta come Contini, poi Bassoli, che era già una certezza e lo stesso Zavaroni, che, dopo un anno infelice alla Piccardo, si è rivelato un elemento fondamentale. Tra loro si è inoltre creata una grande armonia e ai miei ragazzi dico sempre che non li baratterei con nessun altro atleta incontrato fino ad ora”.
Quant’è importante la coppia difensiva composta da Longhi e Oliomarini per l’economia della squadra e cosa manca a questo Montecchio per puntare al vertice?
“Non voglio parlare di singoli, ma Oliomarini e Longhi stanno facendo davvero molto bene e inoltre, lo stesso Neri le cinque o sei partite che ha giocato le ha fatte molto bene e io lo considero un titolare. E’ tutto l’insieme che è davvero positivo: i ragazzi che hanno giocato meno si sono sempre fatti trovare pronti e disponibili e lo stesso Omar Dallari, che per me è il dodicesimo uomo in campo, ci ha aiutato tanto nella gestione dello spogliatoio, ma anche sul terreno di gioco. D’altro canto se un giocatore a 42 anni è ancora in una rosa di Promozione, significa che alla base ci sono valori importanti”.
Parliamo di giovani. Dietro di voi c’è una Juniores Elite. Chi sono i giocatori in rampa di lancio, anche fra quelli che sono già nella rosa della prima squadra?
“La nostra Juniores è davvero importantissima. Ci sono un paio di 2005 e un 2004 molto interessanti, tra i quali Silipo e Boriello, che sono già stati promossi e si allenano con noi in prima squadra, oltre agli altri giovani che abbiamo già in Promozione come Bandango e Le Piane”.
Parliamo di campionato. Crede davvero che il Fabbrico sia irraggiungibile? E inoltre, come vede il girone di ritorno? Potrebbero esserci alcune squadra in grado di rivoluzionare l’attuale alta classifica?
“Il Fabbrico era stato costruito per fare l’Eccellenza, quindi con un budget di altro livello e la Vianese per vincere la Promozione: si tratta di due formazioni che tra l’altro si sono rinforzate e non poco anche in dicembre con acquisti come Zampino e Avanzini per il Fabbrico e Marmiroli per la Vianese. Il Fabbrico ora è una corazzata e per noi girare a 30 punti ed essere secondi è davvero tanto. Le nostre rivali si sono tutte rinforzate, mentre noi non abbiamo acquistato nessuno perché ci consideriamo completi, ora che stiamo recuperando anche Dallari e Iaquinta”.
Mister, come vede la sfida di domenica col Fabbrico in terra ospite, che l’attende proprio alla ripresa della stagione? Sarete in grado di riaprire il campionato, essendo secondi, o il Fabbrico ha realmente una marcia in più?
“Fabbrico, Vianese e Bibbiano sono state costruite per vincere il campionato, senza nulla togliere a Castellarano e Scandiano, le stesse Sanmichelese e Riese sono state costruite per fare molto bene. Noi ci siamo inseriti in questo contesto perché ce lo stiamo meritando e anzi, abbiamo regalato qualche punto qua e là. La sfida contro il Fabbrico di domenica sarà durissima, ma ogni gara d’ora in poi sarà dura per noi, perché tutti affronteranno il Montecchio col coltello fra i denti, ma sarà dura anche per gli altri”.
(ufficio stampa Montecchio Calcio)