di Giorgio Pregheffi

SORBOLO MEZZANI (Parma) – L’allenatore del Lentigione, Cristian Serpini (foto di Barbara Bastoni), sempre misurato e composto, si presenta in sala stampa alla fine della partita persa col Ravenna nel match clou del girone D di Serie D, con la faccia scura: “Sono molto arrabbiato – spiega Serpini – perché secondo me non ha vinto la squadra che ha fatto meglio, è vero che nel primo tempo abbiamo sbagliato molto ma nella ripresa abbiamo fatto davvero bene”. Poi rivela un retroscena del dopo partita che lo ha infastidito: “Trovo scorretto che l’arbitro a fine partita abbia chiesto la maglia del Ravenna e non anche quella del Lentigione. Era una questione di rispetto”. Detto questo mister Serpini aggiunge: “Intendiamoci, il Lentigione non ha perso per colpa dell’arbitro. Abbiamo avuto un approccio molto negativo, dovremo lavorare molto su questo. Le sostituzioni di Esposito e Formato? Avrei dovuto farne anche altre ma loro due avevano fatto male. Nel secondo tempo abbiamo fatto una grande partita. Ecco, proprio da qui dobbiamo ricominciare, non è difficile. Il nostro obiettivo resta quello di fare 42 punti come all’andata, poi si vedrà. Un paragone tra Ravenna e Rimini? Il Ravenna è una squadra tutta offensiva, il Rimini forse è più completo. Noi adesso dobbiamo stare zitti e lavorare e ripartire subito, perchè mercoledì ci aspetta il Prato”.