Forlì, con i suoi 120 mila abitanti (ma il territorio provinciale conta su quasi 400 mila abitanti) è una delle piazze più importanti del girone D di Serie D. Dal punto di vista calcistico vanta più di cento anni di storia e una buona presenza anche nel calcio professionistico. In questa stagione, fino a questo momento, è l’unica squadra a tenere testa alla capolista Tau Altopascio, al quale peraltro ha dovuto cedere nello scontro diretto: “È stata una sconfitta immeritata – ha affermato il tecnico Alessandro Miramari (foto dalla pagina facebook della società), sulla panchina del club forlivese dopo tre anni alla guida del Corticella – e da come l’ho visto penso che l’Altopascio sia stato fortunato. Intendiamoci, è un’ottima squadra, non la vedo favorita per la vittoria finale, anche se i playoff li farà sicuramente. Le tre corazzate per me sono Ravenna, Pistoiese e Piacenza. Se perdono colpi, ci siamo anche noi”. Domani il Forlì affronta il Lentigione nell’anticipo dell’ottava giornata: “Abbiamo dovuto rimodulare il piano allenamenti dopo il rinvio della gara di sabato – ha detto nella conferenza stampa del prepartita mister Miramari – e l’ideale sarebbe stato anticipare a sabato la gara col Progresso per disputare una partita ogni quattro giorni e ottimizzare in questo modo il programma, ma il Progresso non ha accettato la nostra richiesta. Detto questo – ha proseguito Miramari – il Lentigione, l’avversario di domani, è una buona squadra, ha una proprietà forte e riesce sempre ad allestire una formazione competitiva, tanto che un anno fa ha fatto i playoff e tre anni fa li ha vinti. Anche in questo caso la vedo da quartieri alti. È molto organizzata e gioca un calcio pragmatico. Non mi aspetto una gara aperta”. Per quanto riguarda la formazione, qualche cambio rispetto a dieci giorni fa ci sarà. È indisponibile Lupatelli, mentre Barbatosta è in via di recupero ma non è ancora al meglio.

Giorgio Pregheffi