Consolidare la striscia positiva e confermare la guarigione dal mal di trasferta: sono gli obiettivi del Carpi in vista dell’impegno di domani, al “Barbetti” di Gubbio. Contro gli umbri, attualmente appaiati in classifica, i ragazzi di mister Cristian Serpini (foto di Daniele Lugli) puntano a confermare i progressi mostrati sul campo del Pineto e poi col Campobasso, cercando magari di sfruttare le difficoltà di un avversario in piena crisi di risultati. Il Gubbio, infatti, è passato nel giro di poche giornate dal sognare un campionato di vertice a doversi guardare alle spalle per evitare di scivolare in zone pericolose trascinato da un trend di quattro sconfitte nelle ultime cinque giornate. Alla vigilia della gara, il tecnico biancorosso ha fatto il punto della situazione e delle aspettative. Le prestazioni con Pineto e Campobasso hanno definitivamente cancellato la rovinosa caduta di Pesaro, rimettendo il Carpi su binari più confortanti. «Abbiamo fatto una crescita importante e adesso l’errore più grande sarebbe smettere di crescere. Non facciamo i presuntuosi o pensare di essere diventati bravi perché abbiamo ancora tanti margini. Io vedo giocatori che hanno dato un contributo normale e possono diventare dei giocatori importanti. Io non ci faccio neanche troppo caso, ma siamo tra le squadre più giovani di tutto il campionato e questo per me è un vantaggio perché dedicandosi al lavoro si può crescere. Dopo Pesaro abbiamo dimostrato di poter stare in questa Serie C ma domani è un’altra partita e dovremo dimostrarlo di nuovo».

A Gubbio potresti schierare lo stesso undici iniziale delle ultime due gare. Sarebbe la terza volta consecutiva, evento che non si è mai verificato sotto la tua gestione.

«Qualche ballottaggio l’ho preso in considerazione. Cortesi farà parte dei convocati e potrà anche avere un utilizzo, ma si vede che è da parecchio tempo che è fuori. Rossini ha un’altra settimana di allenamento sulle gambe. Siamo soddisfatti della settimana di lavoro intensa, nella quale abbiamo raggiunto gli obiettivi fisici che avevamo. Poi spendo una parola su Saporetti. Con l’assenza di Mandelli gli ho chiesto di fare un’altra tipologia di gioco, di staccarsi dalla porta, di dare una mano a legare il gioco, di dare una mano in sacrificio. La richiesta di allontanarlo dalla porta è stata più mia che sua e lui l’ha fatto e quindi non mi aspettavo che continuasse a essere prolifico come ad inizio stagione perché gli è stato chiesto un lavoro diverso. Oggi abbiamo Mandelli e torniamo ad avere un centrocampo competitivo anche nel palleggio, quindi lui potrà dedicarsi di più a quello che sa fare molto bene: la finalizzazione o l’assist».

L’avversario è in piena crisi di risultato e alle prese con una importante emergenza legata agli infortuni.

«L’insidia è legata al fatto che le aspettative sul Gubbio erano molto alte e il fatto che non le stiano mantenendo li spingerà a cercare in tutti i modi di risollevarsi da un momento che effettivamente non è positivo e non rispecchia i valori della squadra. Delle assenze degli altri non parlo come non ho mai parlato delle mie. Chiaro che a noi hanno dato dei problemi ma non ci siamo mai nascosti dietro a quello e ci siamo presi le responsabilità quando abbiamo fatto male».

Con Forapani e Panelli fuori per infortunio, a cui si aggiunge l’indisposto Zoboletti, mister Cristian Serpini rimane appeso ad un paio di dubbi ma potrebbe schierare lo stesso undici visto con Pineto e Campobasso.

(fonte Fabio Garagnani per la voce.it)