Fortunatamente, per il Carpi è già ora di tornare in campo. C’è da cancellare il 4 a 0 di Pesaro e la gara di domani sera al Cabassi con l’Arezzo è un’opportunità. Mister Cristian Serpini (foto di Daniele Lugli) deve però fare i conti con l’infortunio di Forapani, probabile rottura del legamento crociat, che mette ulteriore pressione ad un momento già delicato.
Mister Serpini, riavvolgiamo il nastro su Pesaro: cosa è successo?
«Ci tengo a dire che non è stata una decisione mia non parlare nel post-partita, ci metto sempre la faccia. E’ facile sapere cosa non è andato, è più complicato metterlo a posto. In queste ultime gare abbiamo cercato di tutelare il reparto difensivo abbassandoci ma non ha funzionato, venerdì siamo andati a Pesaro per giocare uomo contro uomo e abbiamo visto differenze sia a livello difensivo che offensivo. Gli altri si permettono di giocare uno contro uno dietro e tengono, mentre davanti ci fanno male. Dobbiamo lavorare e trovare soluzioni tattiche, ma ci vuole l’umiltà di dire che ci manca qualcosina e che solo col lavoro e l’umiltà possiamo colmare questo gap. Gli avversari ci conoscono, hanno capito determinante cose di noi, non è tanto la volontà dei ragazzi di non fare ma piuttosto che gli avversari hanno capito come prenderci. Dobbiamo trovare un piano B e crescere, in tante partite la strategia ha funzionato, ma dobbiamo capire che se c’è da fare “a schiaffoni” dobbiamo imparare a farlo, soprattutto contro avversari superiori».
A Pesaro siete arrivati sempre secondi sul pallone: come sta la squadra fisicamente?
«Il gps dice che a Pesaro è stata la partita in cui abbiamo corso di più, ma abbiamo corso male. Dobbiamo imparare a leggere i momenti delle partite per correre sempre bene».
Tra avversari che hanno imparato a conoscervi e infortuni, pensa ad un ritorno alle certezze iniziali o va cercata una terza via di gioco?
«Le certezze ce le hanno un po’ tolte, gli avversari hanno deciso di toglierci il possesso palla e questo ci deve rendere bravi a leggere le partite. Contro la Lucchese abbiamo fatto fatica ma abbiamo capito quando è stato possibile giocare e quando dovevamo “fare a schiaffi”. Devo essere io bravo per primo a trovare delle soluzioni. Siamo troppo puliti, se c’è da sporcarsi le mani dobbiamo essere pronti a farlo. Siamo consapevoli di dover meritare la categoria, io in primis che non l’ho mai fatta, i giocatori che non l’hanno mai fatta e quelli che l’hanno fatta così così. Dobbiamo colmare il gap che c’è con tante squadre con umiltà, ci siamo un po’ imborghesiti all’inizio pensando che bastasse il fioretto».
Con l’Arezzo quindi torna il 4-3-1-2?
«Io giocherei sempre così ma quando non l’ho fatto è perchè senza Mandelli e con Contiliano dedicato al trequartista avremmo fatto poco. Abbiamo giocato male a 4, come a Piancastagnaio, come abbiamo giocato male a 3. Fanno tanto gli interpreti».
Come si spiega la difficoltà con le medio-piccole piuttosto che contro le big?
«Le big ci hanno fatto giocare di più, a prescindere dal risultato. Pescara e Spal sono squadre forti con cui abbiamo perso ma contro cui abbiamo giocato ottime partite».
Quella di doversi sporcare le mani è una difficoltà che aveva incontrato anche il gruppo dell’anno scorso, che poi l’ha superata. Al netto delle differenti carature rispetto ai rispettivi avversati, è lo stesso problema di quest’anno?
«E’ anche un problema di adattamento. L’anno scorso c’è stata una crescita enorme lungo l’anno, quest’anno chi era già con me sta facendo bene, chi è arrivato sta facendo peggio. Serve un po’ di tempo per entrare in certi meccanismi, questo tempo ormai è passato ed è ora di avere delle risposte. Mi aspetto di più e l’ho detto ai ragazzi, che sono d’accordo».
Recupera Mandelli ma perde Forapani?
«Purtroppo Forapani ha avuto questo brutto infortunio nell’allenamento di domenica per cui temiamo la rottura del crociato. Rossini non viene neanche in panchina, vediamo se ce la fa per domenica. Mandelli invece è recuperato».
Che avversario è l’Arezzo?
«E’ una squadra forte, con la Spal dopo un primo tempo equilibrato ha inserito 5 punte e l’hanno vinta. Hanno un potenziale offensivo importante, che schierano anche in mezzo al campo e sulle fasce, accettano la parità numerica in fase difensiva. Ma domani voglio venire nel dopo partita a dire che siamo tornati noi, poi il risultato sarà secondario. Quello che dobbiamo ritrovare non è il risultato ma il Carpi, perchè se ritroviamo il Carpi alla lunga i risultati poi arrivano. Dipende tanto dai miei: si può perdere da una squadra più forte, l’importante è dare il 100%».
Out Forapani ma anche Cortesi e Rossini, rientra Mandelli che si riprende le chiavi del centrocampo.
(servizio di Enrico Ronchetti per la voce.it)
I CONVOCATI
PORTIERI:
- 1 Matteo Sorzi
- 12 Cristian Lorenzi
- 22 Michele Pezzolato
DIFENSORI:
- 2 Nicolò Verza
- 3 Tommaso Cecotti
- 5 Alessandro Calanca
- 6 Davide Zagnoni
- 13 Tommaso Panelli
- 15 Alessandro Zoboletti
- 16 Rodrick Tcheuna
- 33 Simone Mazzali
CENTROCAMPISTI:
- 4 Andrea Mandelli
- 8 Niccolò Nardi
- 11 Precious Amayah
- 20 Filippo Puletto
- 30 Nicolò Contiliano
- 90 Matteo Figoli
ATTACCANTI:
- 7 Leonardo Stanzani
- 10 Simone Saporetti
- 17 Marcello Sereni
- 23 Abdoulaye Sall
- 27 Erik Gerbi
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Matteo Cortesi, Marco Forapani, Matteo Rossini.