Oggi il Ministero della Salute ha provveduto all’aggiornamento della Circolare della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria dello stesso Ministero (prot. n.1269 del 13/01/2021) recante “Idoneità all’attività sportiva agonistica in atleti non professionisti Covid-19 positivi guariti e in atleti con sintomi suggestivi per Covid-19 in assenza di diagnosi da SARS-CoV-2”. Con questo atto il Ministero della Salute ha recepito il nuovo protocollo “Return to play” elaborato e comunicato lo scorso 7 gennaio dalla FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana). Ufficiale quindi la riduzione, sempre raccomandata, dei tempi di attesa per i soggetti tesserati colpiti da Covid-19, che prima dovevano osservare un tempo raccomandato di 30 giorni dal momento della guarigione per accedere agli esami diagnostici necessari alla ripresa dell’attività:
– 7 giorni dall’avvenuta guarigione da SARS-CoV-2 accertata secondo la normativa vigente per gli atleti sotto i 40 anni, con anamnesi negativa per patologie individuate come fattori di rischio cardiovascolare e che abbiano ricevuto la dose booster, ovvero abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, ovvero siano guariti da infezione da SARS-CoV-2 nei 120 giorni precedenti.
– 14 giorni per gli atleti sopra i 40 anni, per gli atleti con anamnesi positiva per patologie individuate come fattori di rischio cardiovascolare e per gli atleti che non abbiano ricevuto la dose booster, ovvero non abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, ovvero non siano guariti da infezione da SARS-CoV-2 nei 120 giorni precedenti.
Per gli atleti d’interesse nazionale che abbiano presentato infezione asintomatica o paucisintomatica o malattia lieve e che comunque non siano ricorsi a ricovero ospedaliero e/o terapie antibiotiche, cortisoniche o epariniche a causa di infezione da SARS-CoV-2, è necessaria l’esecuzione di una visita medica effettuata dallo specialista in Medicina dello Sport integrata obbligatoriamente con gli esami diagnostici indicati nel Protocollo. Tali esami possono essere eseguiti immediatamente dopo l’avvenuta guarigione da SARSCoV-2 accertata secondo la normativa vigente. Qualora un atleta dilettante intenda, per motivi agonistici di livello nazionale o internazionale, ridurre il periodo intercorrente tra l’avvenuta guarigione e l’esecuzione degli esami, potrà adottare il protocollo valevole per i professionisti. Acquisita l’idoneità o l’attestazione di “Ritorno all’attività”, l’atleta potrà riprendere gradualmente gli allenamenti e/o l’attività, sotto l’attento controllo del Medico sociale e/o del Responsabile sanitario della società sportiva.
Damiano Montanari
Ufficio Stampa e Comunicazione CRER FIGC LND