Riccardo Motta (foto), direttore sportivo del Carpi, ha parlato questo pomeriggio con la stampa. Domenica i biancorossi sfideranno al Cabassi il Ravenna capolista in uno scontro di altissima importanza per il vertice del girone D di Serie D. I giallorossi romagnoli arriveranno 51 punti, mentre la squadra di mister Cristian Serpini insegue con 50 punti. Alla conclusione del campionato mancano in totale 8 partite e la battaglia si preannuncia aperta fino all’ultima giornata. “Credo che la gara contro il Ravenna valga – ha detto Motta – come quelle contro Corticella, Sangiuliano e tutte le altre che abbiamo disputato finora. Non penso che sarà decisiva perché questo campionato ha fatto capire che non esistono certezze, che nulla è scontato e che bisogna ragionare domenica per domenica. Noi ne siamo una dimostrazione. Questo finale di campionato sarà vissuto intensamente da tutti, da chi lotta per le prime posizioni fino a chi lotterà per non retrocedere. Respirare questa atmosfera da grande occasione è può solo fare piacere e ci rende molto contenti. Vedo un Carpi che si allena come deve fare e che non ha bisogno di particolari raccomandazioni. Di solito quando si parla troppo, significa che qualcosa non va. In questo momento i ragazzi stanno manifestando un grande senso di appartenenza. Tutti sono a disposizione e, dopo i rientri di Tentoni e Rossi, si è alzato il livello di una sana competizione. Dalla vittoria per 3-2 contro la Pistoiese il Carpi ha avuto una svolta a livello di testa. Alla fine di quel primo tempo eravamo a -12 dal Ravenna e dopo siamo arrivati a -6. Mister Serpini ha parlato negli spogliatoi, toccando l’orgoglio e il senso di responsabilità delle persone. Poi, nelle partite seguenti, siamo stati finalmente bravi a mettere le cose in pratica con continuità. Dobbiamo pensare solo a noi stessi e a lavorare al meglio dentro le nostre mura. Dopo la sconfitta per 1-0 contro il Progresso avevo parlato con il presidente Lazzaretti: mi sono preso le mie responsabilità perché i risultati non rispecchiavano le nostre aspettative iniziali. Sicuramente ci sono stati degli errori e di partite buttate ce ne sono state parecchie, però sono sicuro di non aver sbagliato nella scelta dei giocatori. Mi aspetto una capolista che venga qui per imporsi. Il Ravenna è primo in classifica e ha grandi meriti. In estate non era partito con i favori del pronostico, ma col passare del tempo ha preso sempre più fiducia nei suoi mezzi. Ha molti giocatori forti, che sanno di avere la grande opportunità di vestire la maglia di una squadra importante. Beretta ha superato un infortunio serio e sta entrando in meccanismi diversi rispetto a quelli del Fiorenzuola. Arrondini ha smaltito un problema alla caviglia, lo vedo più libero di testa e deve avere più cattiveria agonistica. Gerbino somiglia a Beretta per qualità e piede. Dipenderà da loro conquistare un posto in campo”.
(fonte e foto Santiago Favilla per radio5punto9.it)