Alessandro Calanca (foto Daniele Lugli), difensore e capitano del Carpi, ha parlato con la stampa questo pomeriggio prima dell’allenamento all’antistadio. Domenica i biancorossi hanno un appuntamento con la storia: battere il Certaldo, immischiato in una difficile lotta per entrare nei playout, darebbe ai ragazzi di mister Cristian Serpini la vittoria matematica del girone D di Serie D (il Ravenna è al secondo posto con 63 punti, a -2 dai biancorossi) e la conseguente promozione in Serie C dopo un’assenza di 3 anni, dovuta al clamoroso fallimento economico societario nell’estate del 2021 che, fino all’arrivo del presidente Claudio Lazzaretti, stava lasciando il calcio carpigiano nel baratro. “Dispiace non aver ottenuto la promozione già a Imola – ha detto Calanca – davanti tra l’altro a tantissimi nostri tifosi. Durante il ritorno in pullman c’era del rammarico, ma da lunedì abbiamo resettato e iniziato a pensare solo al Certaldo. Forse era destino che tutto si decidesse al Cabassi. Per noi deve essere uno stimolo in più e spero che venga molta gente. Sarà un momento importante per la città e per il club. Ci stiamo preparando come sempre. Dovremo saper gestire le emozioni perché il peso della partita può farsi sentire. Da quando abbiamo iniziato la rincorsa al Ravenna, ogni partita è stata per noi questione di vita o di morte. Stiamo facendo un girone di ritorno straordinario e siamo prossimi a raggiungere un sogno. Sono contento se il Certaldo viene a giocare qui con motivazioni forti. Noi così dovremo essere ancora più concentrati e non commettere l’errore di sottovalutarlo. Lo abbiamo analizzato con il mister e hanno una buona coppia d’attacco composta da Akammadu e Gozzerini (hanno segnato 15 dei 21 gol totali del Certaldo, n.d.r.). Tutto dipenderà da noi. Credo che dobbiamo dare un segnale da subito per poi poter fare una grande prestazione. I nostri ultimi primi tempi non sono stati belli e siamo cresciuti alla distanza, perciò occorre entrare in campo più spensierati per poter imporre il nostro gioco. Ho già vinto 2 campionati di Eccellenza con Castelvetro e Correggese (2016 e 2019, n.d.r.). Questa volta la posta in palio è decisamente più prestigiosa, quindi le emozioni e le pressioni sono diverse, considerando anche che a Carpi c’è un tifo maggiore. La vicenda del ricorso del Forlì si è conclusa questo lunedì e spero che non ci tolga ulteriori energie fisiche e nervose. Come calciatori proviamo a distaccarci o a non pensarci, però leggere o sentire certe cose durante la settimana può far uscire un po’ di apprensione. Mandelli e Cecotti faranno di tutto per esserci contro il Certaldo. Nel Carpi siamo 25 giocatori e posso dire che tutti hanno dato un contributo fondamentale. Alla fine si è visto che il gruppo ha fatto la differenza”.

(fonte Santiago Favilla per radio5punto9.it)