Alessandro Calanca (foto di Daniele Lugli) ha indossato la fascia di capitano del Carpi anche nell’esordio in Serie C. E lo ha fatto in un ruolo per lui inedito, quello di terzino sinistro, contribuendo al buon pareggio col Rimini. «Siamo molto contenti del debutto, c’era molta curiosità da parte di tutti, noi giocatori in primis, per capire come potevamo calarci in questa nuova categoria – dice Calanca – e la risposta è stata ottima, dobbiamo migliorare certe situazioni per portare a casa la partita, perchè per certi aspetti credo che abbiamo fatto meglio del Rimini. Ma come esordio è stato veramente ottimo».
Per te era l’esordio assoluto in C, quali differenze principali hai trovato con la D che hai frequentato per tanti anni?
«La differenza principale sta nella fisicità e nel ritmo di gioco, oltre alla personalità di alcuni giocatori, cosa che avevo già riscontrato contro la Feralpi in Coppa Italia. Ma credo che siamo stati bravi a tenere, ci siamo calati bene nella nuova categoria».
Personalmente c’è stato da affrontare anche la novità del ruolo, a sinistra della difesa a quattro.
«Erano tanti anni che non lo facevo, ma il mister sa che sono a disposizione, mi ha voluto schierare lì e credo che la prova sia stata buona. Per esigenze mi ha detto di aver bisogno in quel ruolo, di fare quello che so senza inventarmi niente. L’avevo già fatto in passato a Castelvetro e Correggio col mister e sa cosa posso dare anche in quella posizione».
La curiosità di scoprire questo nuovo Carpi in C l’avevano anche i tifosi, che hanno riempito la curva e buona parte delle tribune.
«Li ringraziamo perchè c’era un’atmosfera bellissima con una cornice di pubblico fantastica che mi ha ricordato le partite decisive dell’anno scorso. E’ stata una bella scarica di adrenalina che abbiamo riportato in campo».
Domenica vi aspetta la trasferta contro un Milan Futuro al debutto assoluto davanti al proprio pubblico.
«Sarà una partita affascinante, noi la stiamo già preparando cercando di leggere quello che andranno a fare loro. Hanno grande qualità e tanta corsa perchè sono giovani, dovremo essere bravi a limitarli».
Il pericolo numero uno per voi difensori sarà Camarda, di cui si parla già in ottica prima squadra rossonera.
«Hanno talenti incredibili in tutti i reparti, se una società come il Milan ha puntato su di loro significa che sono tutti forti. Noi dovremo essere bravi a limitarli ma pensare anche a fare il nostro gioco».
(fonte Enrico Ronchetti per la voce.it)