“Sua Eccellenza Boretto”. Questa la frase scelta sulle magliette per festeggiare la prima volta nel campionato di Eccellenza del paese di 5000 anime della bassa reggiana sulle sponde del fiume Po. La bandiera e anima, manco a dirlo, è l’attaccante Elia Lorenzini. “Visto che la coppa a vincenti del campionato la danno all’inizio della prossima stagione, abbiamo pensato di farcela in casa e una volta terminata la partita ci abbiamo attaccato anche l’etichetta”, rivela ridendo Lorenzini. Un campionato vinto da non favorita, quello del girone B di Promozione, figlio della spensieratezza e amicizia di un gruppo più di amici che di giocatori. “Questo ha fatto la differenza – conferma Lorenzini – e considerato che la nostra prima volta in Promozione finì male con una retrocessione molto anticipata, stavolta ci siamo ripromessi l’obiettivo di essere almeno competitivi”. La svolta decisiva è arrivata alla penultima giornata quando la capolista Boretto era sotto sul campo del fanalino di coda Sorbolo. Poi al quinto di recupero ci ha pensato proprio Elia Lorenzini a portare a casa tre punti fondamentali. “Era destino che quel gol la facessi io – sottolinea Lorenzini – che da 20 anni sto giocando e lavorando per il Boretto sognando di raggiungere questo obiettivo. A Sorbolo abbiamo rischiato di rovinare una stagione e invece quando è il tuo anno questi sono i segnali che lo confermano”. Adesso però viene il bello quello di confrontarsi con delle grandi realtà del calcio dilettantistico. “E’ tanta roba – dice Lorenzini – se pensiamo che questa società per 40 anni ha fatto la tra la Terza e la Seconda Categoria. Questo ci rende orgogliosi come è anche incredibile essere in una categoria superiore al Brescello. Però adesso dobbiamo pensare dopo i festeggiamenti a sistemare le cose affrontare nel migliore del modi l’Eccellenza”.