CASTELNOVO CAPITALE – CERVAREZZA 0 – 1 

RETE: p.t. 6′ Ungureanu.

CASTELNOVO CAPITALE: Caliceti, Salhi, Rossi, Ronchetti, Mesiti, Adjei, Scaravelli, Lusha, Casinieri (16′ s.t. Sassi), Romei, Seye. (Bedeschi, Antichi, Caiti, Landini, Muzhaqi). Allenatore: Paolo Domenichini.

CERVAREZZA: Noto, Castagnetti, Catti, Filippo Masini, Cacciapuoti, Ruozzi, Ungurenau, Veroni, Titone, Canossini, Nicolò Masini. (Fantolini, Borghi, Merzi, Guerri, Cervi, Doda, Filippi, Parmeggiani, Pavel). Allenatore: Gimmi Borghesi.

ARBITRO: Canovi (Marchetti e Sermolino – quarto assistente Bonafini).

NOTE: spettatori 400 circa. Nessun ammonito. Angoli 7 a 1. Recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.

BAISO (Reggio Emilia) – Nella prima finale della sua storia nella categoria Giovanissimi, il Cervarezza (foto di copertina) centra il colpo grosso e si cuce lo scudetto del Montagna sulle maglie. La rete decisiva è stata segnata in apertura da Eduard Ungureanu, classe 2008 di origini rumene che gioca nel Real Sala Bolognese e che è stato in dubbio fino alla fine, poi ritardando il ritorno in patria per essere presente. E il destino ha così sorriso ai termali contro un Castelnovo Capitale (foto sopra) che partiva con i favori del pronostico e nell’atto finale ha avuto l’unico torto di non essere riuscito a buttarla dentro nelle tante opportunità create. Infatti dopo un’incursione di Ungureanu con tiro respinto da Caliceti che poi poco più tardi nulla può sul preciso sinistro dal limite dell’attaccante del Cervarezza, è stato quasi un monologo del Castelnovo. Che ci ha provato con un colpo di testa di Scaravelli fuori di poco su punzione calciata da Romei e poi con destro di Seye dal limite alto di poco. Nella ripresa parte meglio ancora il Cervarezza con Titone, un pò egoista nell’occasione, che invece di servire un meglio piazzato Ungureanu tenta l’azione personale con tiro messo in angolo da Caliceti e poi con una punizione ancora di Titone di poco sul fondo. Per lui in ballo c’era la classifica dei cannonieri. Eravamo al 10′ e da qui in avanti recupero compreso il Castelnovo ci ha provato in tutte le maniere possibili. Prima con tiro alto di Romei, poi con Seye che ha impegnato Noto alla respinta con i pugni, poi con Lusha dalla distanza e tiro alzato in angolo da Noto. L’occasione più chiotta quasi in chiusura con un diagonale di Seye da posizione più che invitante ma fuori misura. E così la coppa sale verso l’alto crinale.