Alla termine di un campionato molto equilibrato, quello del girone D di Prima Categoria, la Sammartinese ha riconquistato il salto di categoria in Promozione che mancava da ben 26 anni, mentre l’ultima volta che aveva vinto un campionato era la stagione 1988/1989. “Dopo l’esperienza al Campagnola – spiega mister Mauro Reggiani – mi sono preso un anno sabbatico e poi ho voluto ripartire dal punto più basso il campionato di Amatori ed anche quello mi è servito per ricaricare le pile”. Da allenatore è la sua prima vittoria da primo in classifica, perchè in precedenza era salito due volte solo tramite i playoff.

Mister Reggiani, nel girone di ritorno la Sammartinese ha cambiato decisamente marcia.

“Direi proprio di sì se consideriamo i 38 punti conquistati e con il campionato vinto con cinque punti di vantaggio”.

Quale è stata la molla che è scattata?

“Eravamo in linea con i programmi societari, poi nelle ultime due giornate di andata sono arrivati altrettanti pareggi con le due ultime in classifica a causa anche di tanti giocatori fuori per infortunio. Ma è stato soprattutto dopo la sconfitta con lo United Carpi che ci siamo ritrovati negli spogliatoi faccia a faccia con i giocatori e abbiamo trasformato una delusione in una motivazione”.

Quali erano gli obiettivi ad inizio stagione?

“Dopo una salvezza molto sofferta siamo ripartiti rifondando la squadra e quindi non è sempre facile centrare subito l’obiettivo. Pensavamo di arrivare ai playoff e poi invece è arrivata questa bella sorpresa”.

Una bella soddisfazione anche a livello personale.

“Che è di tutti e soprattutto di quei giocatori che hanno avuto meno spazio e non creando mai un problema”.

Il suo futuro?

“Per il momento godiamoci questo grande traguardo e ci prendiamo una settimana di pausa. Certo che se me lo chiedono rimango volentieri”.

Un ultima cosa. Il segreto?

“Vi svelo un particolare. Abbiamo fatto 4 o 5 serate con due Mental Coach e ci è stato utile. Siamo partiti con dello scetticismo e poi anche i giocatori non vedevano l’ora di fare questi incontri che ci sono stati molto utili”.