Dopo tanti anni il Casalgrande è tornato nel campionato di Promozione. “Come struttura e organizzazione societaria è la categoria che merita – spiega il direttore sportivo Chicco Bondi – ma il grande merito di questa impresa è del presidente Guido Campioli che ha preso la squadra dalla Terza Categoria e anno dopo anno aggiungendo vari tasselli è stato raggiunto questo traguardo. Poi i ragazzi e mister Massimo Bardelli che hanno fatto una grande cavalcata e vinto negli ultimi due mesi le partite più importanti”.
Bondi, lei nella passata stagione era giocatore e si è trasformato in un direttore sportivo subito vincente.
“Sono stato fortunato, ma ci ho messo anche del mio con delle scelte volute e azzeccate a livello di giocatori. Uno dei nostri segreti vincenti, oltre a dei ragazzi intelligenti e capaci di fare gruppo, è stato proprio il fatto che i miei ex compagni mi hanno accettato nel mio nuovo ruolo senza farmelo pesare”.
Salire di categoria era l’obiettivo stagionale?
“Sì, era questo ed era stato pianificato anche prima del Covid. Riportare il Casalgrande dove merita e anche se adesso arriva il difficile ci godiamo il momento”.
Come è stata la festa nel dopo partita?
“Semplice. Siamo rimasti al campo a festeggiare insieme ai ragazzi del settore giovanile e poi un giro per il paese”.
C’è stato qualche momento della stagione nella quale ha temuto di non farcela?
“All’inizio ero molto preoccupato per il fatto che avremo osservato il turno di riposo alla penultima giornata e invece poi si è rivelata la carta vincente. Tra fine ottobre e primi di novembre c’è stata una piccola flessione che la squadra è stata brava a superare”.
Ovviamente c’è una dedica speciale.
“Inevitabile come quando siamo saliti in Prima Categoria ed è tutta per il compianto presidente Roberto Gottardi al quale è stato intitolato il campo sportivo”.
(nella foto da sx a dx: il direttore generale, Paolo Menozzi, il presidente, Guido Campioli, e il direttore sportivo, Chicco Bondi)