Riccardo Motta (foto di copertina) ed Enrico Bonzanini (foto sopra), rispettivamente direttore sportivo e direttore generale del Carpi, girone D di Serie D, hanno parlato questo pomeriggio con la stampa per discutere sull’imminente calciomercato invernale e sulla situazione dell’allenatore Cristian Serpini, espulso nell’ultima partita contro il Progresso per insulti all’arbitro e punito dal Giudice Sportivo con quattro giornate di squalifica. “Abbiamo offerto a Matteo Rossi di rinnovare il contratto oltre la scadenza di oggi – ha detto Motta – e siccome la nostra proposta non è stata accettata, Rossi non continuerà con il Carpi e il rapporto si interrompe qui. Per gli altri ruoli o movimenti di mercato non poniamo limiti. Cambiare per cambiare non serve. Sarà un mercato attento, dove non bisognerà farsi prendere dalla parte soggettiva o emozionale. Non cambieremo per puro istinto 7 o 8 giocatori. Il gruppo si è confrontato in modo molto diretto con la Società. Prossimamente vedremo chi saprà usare meglio le orecchie. Ragioneremo giorno per giorno con l’obiettivo di fare le cose migliori. Se siamo qui è perché si sono fatte delle sovrastime e degli errori. I primi responsabili siamo noi, ma non solo”. Poi è toccato a Bonzanini: “Faremo ricorso per la squalifica di Serpini e cercheremo di ridurla. La Società continua a fare sforzi in questa stagione e lo conferma ogni giorno. Non è una accusa, però chiediamo un trattamento equo per il Carpi. Abbiamo avuto accesso agli atti e le motivazioni scritte nel referto dell’arbitro, che hanno portato a una sospensione così pesante, non hanno precedenti con situazioni simili, tra l’altro sanzionate in maniera più leggera. Serpini ha protestato senza blasfemia, offesa personale o azione violenta. Vorremmo averlo in campo per domenica 10 dicembre contro il Forlì. Se non ho fatto male i conti, abbiamo ricevuto 12 giornate di squalifica in 13 partite, 3.200 euro di multa, una ammonizione per lo Stadio Cabassi che per fortuna è stata evitata e 2 mesi e mezzo di inibizione. Se uno venisse da Marte o non seguisse il campionato, penserebbe erroneamente che a Carpi non riusciamo a rispettare le regole. Chiediamo di essere trattati come tutti gli altri”.
(fonte e foto Santiago Favilla per radio5punto9.it)