CARPI – UNITED RICCIONE 0 – 0
CARPI (4-3-1-2): Balducci; Sabattini, Boccaccini, Calanca, Dominici; Olivieri, Yabrè, Laurenti (19′ s.t. Ranelli); Cicarevic (30′ s.t. Stanco); Arrondini (23′ s.t. Castelli), Sall. (Kivila, Casucci, Navarro, Varoli, Bouhali, Boadi). Allenatore: Matteo Contini.
UNITED RICCIONE (3-5-2): Pezzolato; Syku (40′ s.t. Colombo), Scrosta, Biguzzi (5′ s.t. Colacicchi); Lordkipanidze, Abonckelet, Bellini, Grancara (50′ s.t. Rodrigues), Contessa; D’Antoni, Vassallo (8′ s.t. Mokulu). (De Fazio, Benedetti, Besea, Ferrara, Gambino). Allenatore: Mattia Gori.
ARBITRO: Daddato di Barletta (Fenzi di Treviso e Petarlin di Vicenza).
NOTE: pomeriggio coperto con terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori 500 circa. Ammoniti: Biguzzi, Abonckelet, Syku e Scrosta. Angoli: 3 a 0. Recuperi: 1′ p.t. e 5 ‘ s.t.
CARPI – Un Carpi poco incisivo non va oltre il pareggio ad occhiali (settimo risultato utile consecutivo) contro il Riccione e non riesce a blindare il terzo posto ma i playoff nel girone D di Serie D. Adesso nell’ultima giornata per blindare la terza posizione alla squadra di mister Matteo Contini (foto di Daniele Lugli) servirà un punto sul campo del Corticella essendo il Carpi in vantaggio negli scontri diretti con il Forlì che ha scavalcato il Ravenna. Un vantaggio non da poco per giocare la semifinale playoff in casa. Dopo una fase di studio piuttosto lunga, e solo verso la mezzora il Carpi comincia a premere con più convinzione sull’acceleratore. Si parte con un colpo di testa di Boccaccini a colpo sicuro che va a sbattere su Syku e poi in angolo. L’occasione più importante della prima frazione capita sui piedi di Sall che da ottima posizione lascia partire un diagonale deviato in tuffo da Pezzolato. E per finire una punizione dal limite, da posizione invitante, calciata da Olivieri e che termina alta sopra la traversa. La ripresa si apre con un’occasione colossale per il Carpi: slalom in area di rigore romagnola di Cicarevic con destro neutralizzato con una paratona da Pezzolato che si salva anche con l’aiuto del palo. Ancora però troppo poco per pensare di vincere una partita che i romagnoli interpretano per portarsi a casa un punto. Come anche la punizione dal limite di Ranelli che alza troppo la mira. Carpi padrone nel possesso palla, ma che non riesce ad affondare i colpi per il resto del secondo tempo e si deve così accontentare di un punticino.