Il Prato, una delle squadre più blasonate del girone D di Serie D, dopo un inizio negativo, con 5 punti in sei partite, ha tratto giovamento dalle “cure” dell’allenatore Marco Mariotti (foto dalla pagina facebook della società), subentrato il 16 ottobre scorso a Ridolfi: “Quando sono arrivato, la squadra era penultima – sottolinea il tecnico – e ora siamo ottavi. Fare discorsi sugli obiettivi iniziali o cosa si poteva fare con altre soluzioni non ha senso, è “la vigna dei coglioni” (una colorita espressione molto diffusa a Roma e che trae origine da un sonetto di Pasquino, anonimo poeta romano n.d.r.). Sono schietto e sono abituato a parlare chiaro e soprattutto a guardare i fatti. Per questo sono contento del nostro percorso, ci sono stati alti e bassi, ma complessivamente abbiamo fatto bene, considerato il fatto che abbiamo cambiato mezza squadra. Il mio futuro? Ho parlato con la società, c’è un accordo di massima, ma per il momento il pensiero è alla prossima partita, c’è tempo per una decisione definitiva”. A proposito della prossima partita, domani il Prato affronta al Lungobisenzio la Cittadella Vis Modena nella quattordicesima giornata di ritorno: “Quando la incontrammo all’andata – ricorda mister Mariotti – la Cittadella era molto più avanti in classifica grazie ad una buona partenza, ora è solo un punto sopra di noi. È un’ottima squadra, ha tre difensori forti, un centrocampo di qualità e in attacco Formato e Guidone sono davvero pericolosi. Con il tecnico Gori ci siamo incontrati all’inizio del campionato quando io allenavo l’Albenga e lui la Sanremese, è bravo e preparato. Ha dato un’identità alla squadra, che è da prendere con le molle. Spero che sia una bella partita. In fondo non abbiamo più nulla da chiedere al campionato se non quello di finire bene”. Il Prato non avrà Limberti e Barbuti.
Giorgio Pregheffi