L’allenatore del Prato, Giancarlo Favarin (foto), ha quasi 30 anni di esperienza come allenatore, avendo iniziato nel 1994 col Montecatini e spiega come si è calato nell’avventura toscana: “Ho trovato una situazione complicata, che mal si conciliava con il progetto ambizioso, ci sono stati arrivi e partenze nel mercato, che non hanno migliorato questa situazione. Ho cercato di sistemare le cose in corsa, ma è stato e non è facile. Poi la fortuna non ci aiuta. Domenica a Carpi abbiamo fatto una buona partita, mi sarei arrabbiato se avessimo pareggiato e invece abbiamo perso: primo gol evitabilissimo, il secondo gol lo abbiamo preso per eccesso di confidenza”. Domani il Prato riceve sul proprio campo, il Lungobisenzio, il Lentigione per la quinta di ritorno del girone D di Serie D: “E’ una squadra che non è lassù per caso – questo il giudizio di mister Favarin – ha un ottimo sistema di gioco e tanti giocatori importanti: Caprioni, Sala, Formato e poi Staiti, un atleta di grande spessore e personalità, e ancora il ragazzino Sanat, inoltre conosco Remedi che ho allenato. E’ una partita per noi molto impegnativa e difficile, nella quale abbiamo necessità di fare punti”. Per quanto riguarda la formazione, saranno assenti il difensore Angeli, squalificato, e l’attaccante Aleksic infortunato. E proprio in attacco c’è emergenza, perché anche Maione è in dubbio, l’unico disponibile è Gissi, che ancora non è in condizione, perché ha alle spalle un periodo di inattività. Rientra dalla squalifica il portiere Pagnini.
Giorgio Pregheffi