REAL FORTE QUERCETA – LENTIGIONE 0 – 1 

RETE: 48’s.t. Caprioni su rigore.

REAL FORTE QUERCETA: Gagliardi, Bertoni, Centonze (1’s.t. Del Dotto), Bartolini, Maccabruni, Bechini, Amico, Islamaj (40’p.t. Della Pina), Di Paola, Grassi (48’p.t. Pecci), Pegollo. (Mariani, Filippo Ricci, Cosentino, Belluomini, Nobile, Tommaso Ricci). All.: Bonazzoli.

LENTIGIONE: Sorzi, Iodice, Zagnoni, Rossini (17’s.t. Martino), Agyemang (1’s.t. Casini), Bouhali, Staiti, Esposito (43’s.t. Cuoghi), Sanat, Formato (13’s.t. Caprioni), Sala (33’s.t. Adusa). (Galeazzi, Lazzaretti, Canrossi, Bonetti). All.: Serpini.

ARBITRO: Angelillo di Nola (Cassano di Saronno e Carlo Farina di Brescia).

NOTE: ammoniti: Agyemang, Grassi, Pegollo, Staiti, Di Paola, Bartolini, Bertoni, Iodice e Della Pina. Recuperi: 5′ p.t. e 6′ s.t.

Con una vittoria al terzo di recupero nell’undicesima giornata di ritorno del girone D di Serie D sul campo della squadra toscana del Real Forte Querceta, il Lentigione si mantiene nella scia delle due di testa, ma soprattutto del Ravenna che occupa il secondo gradino e festeggia anche la diciannovesima vittoria stagionale. E’ stata una partita che non ha regalato grandi emozioni nel primo tempo, ad esclusione di un paio di conclusioni pericolose da parte del Lentigione: un tiro di Formato dal vertice sinistro dell’area viene deviato con la punta delle dita da Gagliardi, mentre la conclusione di Sala sorvola non di molto la traversa. Al 10’ Agyemang cade in area di rigore con l’arbitro che non indica il dischetto, ma punisce l’esterno sinistro classe 2002 con il cartellino giallo per simulazione in un episodio che lascia più di qualche dubbio. La manovra del Lentigione non ha modo di rendersi concreta per lunga parte del secondo tempo, finchè nelle ultime battute di gara arriva la svolta decisiva. In situazione di ripartenza, Martino lancia lungo su Jonathan Adusa (nella foto in maglia rossa) che punta l’area di rigore in rapidità. A tu per tu con Gagliardi viene atterrato dal portiere dei toscani e questa volta il direttore di gara concede il rigore. Dagli undici metri va Caprioni che si dimostra glaciale: Gagliardi indovina l’angolo giusto, ma la conclusione è chirurgica a fil di palo per il gol che vale una vittoria preziosissima.