PROGRESSO – CARPI 1 – 0
RETE: 21’ pt Selleri.
PROGRESSO (3-5-2): Bizzini; Ferraresi (29’st Matteo Cocchi), Hasanaj, Biguzzi; Mele (34’st Pinelli), Corzani, Selleri, Francesco Rossi, Ghebreselassie (12’st Simone Cocchi); Matta (38’st Georgiev), Barbieri (17’st Di Piedi). (Cheli, Cantelli, Panzacchi, Benini). Allenatore: Vullo.
CARPI (4-3-1-2): Rinaldini; Verza (1’st Tcheuna), Frison (1’st Bouhali), Calanca, Cecotti; D’Orsi, Mandelli, Forapani (22’st Arrondini); Cortesi (15’st Larhrib); Saporetti, Sall. (Matteo Rossi, Sabattini, Massimiliano Rossi, Ofoasi, Quarena). Allenatore: Serpini.
ARBITRO: Giordani di Aprilia (Cusimano di Palermo e Bensorte di Trapani).
NOTE: spettatori 500 circa. Espulso al 36’st il mister del Carpi, Cristian Serpini, per proteste. Ammoniti: Calanca, Ferraresi, Sall, Bizzini, Corzani e Simone Cocchi. Angoli 3 a 6. Recupero 0’pt e 6’st.
Finisce con la contestazione dei tifosi biancorossi e le teste basse dei giocatori del Carpi in fila sotto alla tribuna del “Weisz”. Non sappiamo se come due anni fa la trasferta di Castelmaggiore porterà a un esonero (allora Bagatti pagò un 1-1), ma di certo la sconfitta col Progresso fa precipitare indietro di tre settimane la squadra biancorossa, di nuovo caduta nei vecchi errori. Poca convinzione, tanti gol falliti sottoporta e un errore del portiere Rinaldini da “Mai dire gol” che fa tornare sotto i riflettori le scelte completamente sbagliate fra i pali. Il tutto accompagnato da un secondo tempo inaccettabile per voglia e proposizione offensiva, che ha dato il via libera alla festa dei bolognesi. Nel giorno in cui nessuna delle prime 3 vince nel girone D di Serie D (pari del Ravenna, ko di San Marino e Imolese) il Carpi – sceso al sesto posto a -7 dalla vetta – dimostra ancora una volta di non essere al momento adeguato per lottare per il vertice. Ci sono Frison e Cortesi nel Carpi che comincia col piede sul gas, divorandosi con Mandelli (sinistro alto a rimorchio su invito di Saporetti) la prima di almeno 5 nitide palle gol dei primi 45’. Ci provano anche Sall (out di testa) e Cecotti, che su schema da punizione non calcia ma crossa davanti al portiere, poi dal nulla si accendono le telecamere di “Paperissima” e Rinaldini riesce nell’impresa tragicomica di deviare nella propria porta un cross innocuo dalla linea di fondo di Selleri, che da mancino aveva calciato col destro. Una roba da amatori Csi che farebbe ghiacciare il sangue a chiunque e ammutolisce i 300 carpigiani sugli spalti. Anche il Carpi ci mette un po’ a riprendersi e Frison deve murare Hasanaj che stava per sparare in porta il 2-0, poi Ghebreselassie col destro a giro, dopo palla persa da Verza, fa venire i brividi al Carpi. Quando il Carpi si riprende (per 15’ Serpini fa scaldare Bouhali e Tcheuna che però non entrano) ricominciano anche le occasioni. Cortesi lancia Saporetti che mette una palla in area piccola solo da spingere dentro, ma Sall la manda clamorosamente alta. Prima del riposo ancora Calanca imbuca per il solito Sall, che stavolta davanti a Bizzini centra il palo. Poi dal cross di Cortesi è Frison in spaccata a firmare il pari, annullato per un dubbio offside. Nella ripresa ci sono Bouhali e Tcheuna per Frison e Verza, con Mandelli che va a fare il centrale, ma il Carpi è l’ombra di se stesso. A parte un missile di poco out di Forapani i biancorossi si intestardiscono nello sterile palleggio senza mai verticalizzare e così il muro del Progresso regge senza problemi. Serpini si gioca anche il 4-3-3 con l’acciaccato Arrondini (Tentoni è invece in tribuna per una microfrattura a un dito del piede) ma la musica non cambia ed è anzi Di Piedi a ciccare la facile palla del 2-0. Solo negli ultimi 5’ i biancorossi creano qualcosa. Arrondini spara però sull’esterno della rete, poi Bizzini toglie dall’angolino l’invenzione in girata di Saporetti, quindi dal corner Calanca da mezzo metro non riesce a deviare in rete. Finisce col Progresso che non crede ai propri occhi e festeggia, mentre il Carpi a testa bassa viene contestato. Il patron Lazzaretti è già andato via da 10’, vedremo se ci sarà qualche scossone.
(servizio di Davide Setti per la voce.it Nella foto l’attaccante del Carpi, Simone Saporetti, in ginocchio è l’emblema di una sconfitta inaspettata)