Imola è una città romagnola di quasi 70 mila abitanti nota soprattutto per l’autodromo. Nel calcio il club che la rappresenta, l’Imolese, ha oltre 100 anni di storia, caratterizzati da alti (una decina di campionati di Serie C) e bassi e vari cambi di denominazione. Reduce da una retrocessione, la guida della squadra è stata affidata a Gianni D’Amore (foto dalla pagina facebook della società), 44 anni, che ha avuto esperienze con Vis Pesaro e Victor San Marino e l’anno scorso a partire da aprile si è occupato dell’Imolese Under 19. Obiettivo doppio per l’Imolese in questa stagione: “Valorizzare i nostri giovani e stare più in alto possibile – questa la dichiarazione di mister D’Amore che poi prosegue – il campionato è molto equilibrato e non c’è mai un risultato scontato. Domenica scorsa dopo una serie molto positiva, ci siamo fatti battere in casa dal Corticella, che è un’ottima formazione e non ha rubato nulla. La sconfitta ci sta. La classifica in questo momento vede Ravenna su tutti e poi il San Marino ma è presto per dare giudizi”. Domani l’Imolese, nella quattordicesima giornata del girone D di Serie D, è attesa a Sorbolo Mezzani dal Lentigione, che in classifica è subito dietro dal momento che non è stata omologata la gara di Borgo San Donnino: “Ho visto le immagini del rigore ed è chiaro il doppio tocco di Nanni – commenta mister D’Amore – ma mi risulta che il video non valga come prova, non ho idea però cosa deciderà il Giudice Sportivo. Al di là di questo, abbiamo preparato la gara, partendo dal fatto che il Lentigione è un’ottima squadra e ha una rosa importante, poi c’è la difficoltà del campo in sintetico, insomma è una partita impegnativa, mi auguro che sia bella e che il risultato sia determinato dal gioco”. Dovrebbe mancare solo il lungodegente Brandi.

Giorgio Pregheffi