A volte ritornano: ci ispiriamo al titolo di un famoso libro, da cui è stato tratto anche un film, per celebrare il ritorno di Stefano Protti (foto), dopo l’esonero di Mirko Taccola, sulla panchina della Sammaurese, la formazione di San Mauro Pascoli, che aveva guidato per otto stagioni prima di andare alla Fermana in Serie C, dove è rimasto due anni: “È stata complessivamente un’esperienza positiva, ma è un capitolo chiuso”, così liquida la questione Protti, che poi spiega perché ha accettato la proposta della società romagnola: “Mi ha contattato la vecchia proprietà che ha ancora una quota importante anche nella nuova società e non potevo dire di no, per rispetto di quello che mi ha dato negli otto anni che sono stato qui. La situazione è difficile (è ultima in classifica con 4 punti, frutto di 4 pareggi n.d.r.) – prosegue mister Protti – per cui questa la considero una missione. Nel mercato di dicembre si vedrà cosa si può fare. Mi fa piacere che appena arrivato i ragazzi, per dimostrarmi che ci tengono hanno lottato e perso di misura con la capolista Tau Altopascio e meritavano il pareggio, che hanno poi conquistato a Piacenza. A proposito di capolista, ritengo che l’Altopascio sia una buona squadra, ma per la vittoria finale se la vedranno secondo me Ravenna e Forlì”. Domani la Sammaurese ospita il Cittadella Vis Modena nell’ undicesima giornata di andata del girone D di Serie D: “Il Cittadella è una squadra forte, specialmente in avanti ha due brutti clienti come Formato e Guidone e come riserva Sala, che prenderei volentieri io, a centrocampo hanno Mora, che ha fatto la Serie A ed è un grande uomo oltre che un grande giocatore. E in difesa gioca un certo Sabotic. Insomma per noi c’è poco da stare allegri, ma dobbiamo pensare solo a fare punti”.

Giorgio Pregheffi