RIMINI – CARPI 0 – 0
RIMINI (3-5-2): Colombi; Lepri, Megelaitis, De Vitis; Longobardi, Garetto, Langella, Piccoli (35′ s.t. Fiorini), Falbo; Cioffi (25′ s.t. Malagrida), Parigi. (Vitali, Semeraro, Lombardi, Accursi, Chiarella, Jallow, Ubaldi). Allenatore Buscè.
CARPI (4-3-1-2): Sorzi; Cecotti (37′ s.t. Rossini), Zagnoni, Panelli, Calanca; Figoli, Contiliano, Puletto; Cortesi (11′ s.t. Stanzani); Saporetti (11′ s.t. Nardi), Gerbi (31′ s.t. Sall). (Pezzolato, Lorenzi, Mazzoni, Mazzali, Mandelli, Amayah, Sereni). Allenatore: Serpini.
ARBITRO: Dorillo di Torino (Fracchiolla di Bari e Storgato di Castelfranco Veneto – quarto ufficiale Grieco di Ascoli Piceno).
Il Carpi deve rimandare ancora l’appuntamento con una vittoria che al Romeo Neri, stadio del Rimini, manca addirittura da 64 anni, dal 1951. Una maledizione che i biancorossi non sono riusciti a spezzare nemmeno questa sera, chiudendo con un comunque buon pareggio esterno il suo anno solare. Una gara sporca e non certo indimenticabile per contenuti tecnici termina in un salomonico 0-0 segnato da tre legni: quelli dei riminesi Falbo e Garetto nel primo tempo e quello del carpigiano Nardi nella ripresa. Il secondo risultato utile consecutivo in trasferta consente al Carpi di salutare il 2024 dall’ottimo nono posto in classifica a quota 25 punti in 20 gare. Un bilancio che lascia sicuramente un sorriso e rappresenta un bel regalo sotto l’albero di Natale del Cabassi. Serpini recupera Cortesi (nella foto in maglia nera mentre cerca di contrastare un avversario) dagli acciacchi degli ultimi giorni e schiera 11 lo stesso undici che 7 giorni fa aveva espugnato Sestri Levante. Ma in avvio il Carpi non riesce a trovare fluidità di gioco e fatica ad imporre il consueto possesso palla, lasciando l’iniziativa ai padroni di casa. Che vanno subito vicini al gol dopo 10’, quando un buco di Sorzi su un calcio d’angolo quasi “olimpico” di Falbo viene salvato dall’incrocio dei pali più lontano. Il portiere biancorosso si riscatta 5’ dopo con la respinta tutt’altro che facile sulla spettacolare sforbiciata di Cioffi, pescato libero a centro area. La gara dello stesso attaccante del Rimini avrebbe meritato di finire al 22’, quando il direttore di gara Dorillo lo grazia per un intervento durissimo, forse anche da rosso, a due piedi su Puletto. Senza Mandelli la manovra non scorre fluida e il Carpi deve soprattutto difendersi: al 29’ Parigi anticipa Zagnoni e con un tacco acrobatico richiama al lavoro Sorzi (parata centrale), poi al 29’ a protestare è il Rimini per un contrasto in area. La più grande occasione del primo tempo biancorosso arriva al 40’ quando Calanca e Saporetti sfondano a sinistra, il pallone va a Figoli che si inserisce in area e scarica un gran sinistro ma sull’esterno della rete. Prima dell’intervallo c’è spazio ancora per l’ennesimo corner di Falbo che supera Sorzi, graziato da Megalitis che non inquadra la porta di testa. La porta la inquadra invece, eccome, Garetto, che ad inizio ripresa viene pescato da una verticalizzazione improvvisa ma il suo destro di prima si stampa sul palo. Nel giro di 1’ il Carpi rischia ancora due volte, soprattutto sul colpo di testa di Cioffi che tutto solo sulla riga dell’area piccola mette fuori di testa in tuffo. Dall’altra parte risponde Puletto con un destro sul fondo dai 20 metri, poi all’ora di gioco Serpini si gioca Nardi e Stanzani per Saporetti e Cortesi. Ma è ancora il Rimini a spingere con De Vitis che al 18′ arriva a rimorchio ma calcia sul fondo col sinistro da buona posizione. Due minuti dopo il Carpi ha l’occasione più grande della sua partita: grande conduzione centrale di Nardi, che arrivato ai 20 metri si sistema il pallone sul destro e calcia, col pallone che supera Colombi ma c’è il palo a negare al giovane trequartista toscano quello che sarebbe stato il suo primo gol in C. Il palo dà però coraggio al Carpi, che sale di ritmo e intensità alzando il baricentro, con Cecotti e Calanca più propositivi nella metà campo offensiva. Al 31′ Serpini completa il turnover offensivo, con Sall dentro per un Gerbi appannato, e al 34′ l’arbitro Dorillo riequilibra gli errori nella gestione dei cartellini: un’entrataccia di Cecotti viene sanzionata solo con il giallo tra le proteste del Rimini che invocava, comprensibilmente, il rosso. Per l’arbitro fa il paio con l’errore su Puletto nel primo tempo. Anche in questo, un salomonico pareggio.
(servizio di Enrico Ronchetti per la voce.it)