LEGNAGO SALUS – CARPI 1 – 3
RETI: p.t. 26’ Gerbi (C); s.t. 7′ Tcheuna (C), 13′ Zanetti (L), 42′ Sall (C).
LEGNAGO SALUS (3-4-2-1): Perrucchini; Pelagatti, Martic, Noce; Muteba (30′ s.t. Ampollini), Franzolini (30′ s.t. Diaby), Bombagi, Ballan (1′ s.t. Zanetti); Demirovic (38′ s.t. Palazzino), Basso; Svidercoschi. (Rigon, Berto, Viero, Travaglini, Toma, Rossi, Banse, D’Amore, Ibrahim, Maset, Malumandsoko). Allenatore: Vicardi (squalificato Contini).
CARPI (4-3-1-2): Sorzi; Tcheuna, Zagnoni, Panelli, Verza (28′ s.t. Calanca); Figoli, Mandelli, Contiliano (47′ s.t. Amayah); Cortesi (16′ s.t. Puletto); Saporetti (28′ s.t. Sall), Gerbi (47′ s.t. Sereni). (Pezzolato, Lorenzi, Cecotti, Mazzali, Nardi, Stanzani). Allenatore: Serpini.
ARBITRO: Toro di Catania (Mamouni di Tolmezzo e D’Ettorre di Lanciano – quarto ufficiale Barbetti di Arezzo).
Raramente abbiamo assistito a partite a due facce come quella tra il Legnago e il Carpi. Una partita sì vinta dai biancorossi ma al termine di una prestazione tanto bella nel primo tempo quanto incredibilmente brutta nella ripresa, e in cui un ruolo fondamentale l’ha svolto il portiere Matteo Sorzi (foto di Alessandro Lugli), che ha parato due rigori ad inizio secondo tempo. Difficoltà nemmeno immaginabili nell’intervallo, dopo 45’ tra i più belli di questo campionato, con un Carpi totalmente padrone del campo e il Legnago incapace anche solo di pressare i biancorossi. Un copione che si è ribaltato nella ripresa, nonostante due delle tre reti del Carpi siano arrivate proprio nei secondi 45’, a testimonianza di quanto il calcio non sia mai un’equazione perfetta tra performance e risultato. Al via Serpini sceglie Panelli e non Calanca per sostituire lo squalificato Rossini come spalla di Zagnoni al centro della difesa e, come previsto, il Legnago fa blocco basso e concede al Carpi il possesso palla, con Cortesi che sceglie come terreno di caccia la fascia destra. Per i primi 40’ abbondanti è un monologo biancorosso, con Mandelli in cabina di regia a orchestrare il gioco. Proprio il capitano di giornata apre le ostilità con un sinistro sballato dal limite (7’). Il Legnago si fa vivo al 9’ quando una leggerezza di Panelli concede una punizione al limite sul lato stretto dell’area, che Demirovic calcia a giro sul primo palo dove Sorzi è attento. Il centrale del Carpi ha l’occasione per rifarsi dall’altra parte 2’ dopo: Cortesi si guadagna un corner che recapita proprio sulla testa di Panelli col pallone che scheggia la traversa. Saporetti è vivace e viene spesso fuori dall’area per lavorare palloni e al 26’ il numero 10 rifinisce per Gerbi che controlla e batte Perucchini col sinistro per lo 0-1. Al 34’ si accende anche Tcheuna, fino a quel momento piuttosto contenuto: la sua discesa si chiude con un tentativo dal limite che il portiere del Legnago mette in calcio d’angolo. La circolazione palla del Carpi fa girare la testa ad un Legnago incapace anche di andare in pressing e al 38’ il giro palla libera Contiliano, che calcia col suo mancino dai 25 metri trovando Perucchini determinante nel deviare sul fondo un pallone indirizzato all’angolino basso. Prima dell’intervallo improvviso contropiede del Legnago, con Ballan che pesca Basso sul secondo palo, l’attaccante anticipa Panelli e Verza e centra di testa per Svidercoschi che a sua volta anticipa Zagnoni ma non riesce a inquadrare la porta da sotto misura (42’). E’ l’occasione più grande costruita dai veronesi nel primo tempo, che nella ripresa partono con una personalità e una spinta diverse. Dopo 3’ ci prova subito Zanetti (alto), al 49’ l’arbitro Toro di Catania si inventa un rigore assurdo: Zagnoni calcia un rinvio su Svidercoschi poi va a contrasto anticipando di testa l’attaccante, che però cade per una sbracciata del difensore biancorosso. Dagli 11 metri va tra le proteste lo stesso numero 9 biancoazzurro, ma Sorzi è fenomenale nel volare a togliere da vicino al palo il tentativo di Svidercoschi. Il Legnago non alza però il piede dall’acceleratore e al 5’ Noce va vicino al gol di testa (pallone alto). Negli 8’ successivi succede di tutto: prima Tcheuna sfonda la porta con un sinistro terrificante su un pallone sputato dalla difesa dopo una punizione-cross di Mandelli per lo 0-2 biancorosso (52’), poi Contiliano controlla con l’aiuto del braccio: altro rigore per il Legnago e altra parata di Sorzi, stavolta su Martic. Il gol però arriva al 13′, quando il portiere biancorosso para ancora su Demirovic ma non può nulla sulla ribattuta di Zanetti. All’ora di gioco finisce la partita di Cortesi, sostituito da Puletto, ma non cambia la musica di una ripresa tutta in salita per il Carpi, che al 20′ trattiene il fiato per un sinistro di Demirovic che sfila ad un soffio dal palo. Passata la tramontana a tinte biancazzurre, i biancorossi si riorganizzano, soffrono qualcosa in meno e nel finale trovano anche l’1-3 in contropiede con Mandelli che rifinisce per il secondo gol in campionato di Sall. Si chiude così una partita pazza ma dal peso specifico altissimo in chiave salvezza per il Carpi.
(fonte Enrico Ronchetti per la voce.it)