TORRES – CARPI 4 – 2

RETI: s.t. 13 Scotto (T), 16′ e 38′ Nanni (T), 19′ Cortesi (C), 32′ Saporetti (C), 44′ Guiebre (T).

TORRES (3-4-2-1): Zaccagno; Dametto, Antonelli (17′ p.t. Fabriani), Mercadante; Zecca, Giorico, Brentan (34′ s.t. Fischnaller), Guiebre; Mastinu (21′ s.t. Masala), Scotto (21′ s.t. Varela); Nanni. (Petriccione, Stangoni, Idda, Zambataro, Liviero, Carboni, Casini, Zamparo). Allenatore: Greco

CARPI (4-3-1-2): Sorzi; Rossini, Zagnoni, Panelli (19′ s.t. Rigo), Calanca; Casarini, Mandelli, Contiliano (19′ s.t. Puletto); Figoli; Cortesi (29′ s.t. Saporetti), Stanzani (10′ s.t. Gerbi). (Theiner, Lorenzi, Cecotti, Visani, Campagna). Allenatore: Serpini.

ARBITRO: Totaro di Lecce (Taverna di Bergamo e Brunetti di Milano – quarto ufficiale Saffioti di Como).

Un Carpi bello e coraggioso tiene il campo a testa alta ma si inchina alla Torres e dice aritmeticamente addio ai sogni playoff. In Sardegna, dove i biancorossi sono rimasti “prigionieri” quattro giorni a causa del rinvio del match di Pasquetta per la morte di Papa Francesco, è stata partita vera e dalle mille emozioni, tutte nella ripresa. Dopo un primo tempo chiuso sul nulla di fatto, la Torres ha accelerato nei secondi 45’ andando sul 2 – 0 nel giro di 3 minuti a cavallo dell’ora di gioco. Sembravano due colpi mortali per il Carpi, che invece ha risposto da squadra vera, trovando il momentaneo 2-2 con i gol di Matteo Cortesi (palla al piede nella foto di Alessandro Sanna) e del redivivo Saporetti. Nel finale, quando almeno il pareggio sembrava cosa fatta, sono arrivati altri due squilli di una Torres che dalla cintola su vanta un parco attaccanti di categoria superiore. Complici anche le vittorie di Gubbio e Pontedera su Milan Futuro e Rimini, finisce così in Sardegna il sogno playoff del Carpi, matematicamente fuori dai giochi per la post-season con 4 punti di distacco e una sola giornata rimasta in calendario. Quella di domenica con il Sestri Levante sarà allora una passerella di saluto ad una squadra che merita comunque solo applausi per una salvezza tutt’altro che scontata e centrata con largo anticipo. Serpini vara un undici pieno di novità: complice la possibilità di non dover schierare i tre under per un minutaggio che nelle ultime tre giornate non fa più punteggio, schierando una difesa over e solida, composta di fatto da 4 centrali. Solidità parola chiave anche in mezzo al campo, dove non c’è un trequartista di ruolo ma i 4 mastini Mandelli, Casarini, Contiliano e Figoli, mentre qualità e fantasia sono tutte nell’attacco leggero e senza riferimento centrale con Stanzani e Cortesi. Ed è proprio Cortesi a firmare l’avvio sprint di un Carpi che azzanna la partita con pressing alto, movimenti senza palla e le solite triangolazioni con scambi di posizione che procurano il mal di testa alla difesa sarda. Il primo tentativo verso la porta lo porta Zagnoni con un’incornata alta di poco su corner di Casarini, a cui risponde la Torres, che costringe Sorzi ad un grande volo complicato anche dal sole in faccia. I sardi faticano addirittura ad uscire dalla propria metà campo e al quarto d’ora perdono per infortunio il centrale di difesa Antonelli, ma quando attaccano fanno paura: Guibre spinge forte a sinistra e al 25’ serve Zagnoni sulla riga per evitare il gol di Scotto. Un paio di minuti dopo è Sorzi a negare la rete a Zecca, poi è il centravanti Scotto a divorarsi l’1-0 da due passi.  L’attaccante della Torres è mobile e crea numerosi pensieri a Zagnoni e Panelli e al 40’ si libera in un fazzoletto e calcia dai 20 metri: pallone che sibila di poco a lato della porta difesa da Sorzi. Anche nella ripresa di ripete il copione di un Carpi arrembante in avvio, sempre trascinato da Cortesi che guadagna calci d’angolo e mette pressione alla difesa di casa. Dopo una decina di minuti Serpini manda dentro il centravanti, Gerbi, per uno Stanzani generoso ma mai pericoloso. E il numero 27 costruisce subito l’occasione più grande del match, offrendo a Casarini un pallone che viene deviato sulla linea di porta. Gol sbagliato, gol subito: un minuto dopo Zecca scende a destra, Zagnoni lascia uno spiraglio a Scotto che lo inquadra subito mandando il pallone vicino al palo. Passano 3’ e Panelli regala il pallone a Scotto, che imbecca Nanni per il 2-0. E’ un terrificante uno-due, piazzato dai sardi proprio quando il Carpi sembrava vicino al vantaggio e si era ripreso il controllo della partita. La partita si apre, Cortesi ruba un pallone a sinistra e si invola verso la porta ma viene fermato magistralmente dal portiere Zaccagno in uscita bassa. Il duello si ripete, quando il portiere di casa regala stavolta un pallone all’attaccante biancorosso che non si fa pregare e lo buca con un pallonetto dai 20 metri per il 2-1 che riapre la partita. Serpini richiama in panchina Panelli e Contiliano e cerca più spinta a sinistra con Rigo e più qualità nel mezzo con Puletto, poi per l’ultimo quarto d’ora Cortesi, che ha dato tutto, lascia il posto a Saporetti. La Torres va vicina a chiudere la partita con una punizione di Guiebre, ma il gol arriva dall’altra parte: bella azione palla a terra rifinita da Calanca per Gerbi che centra proprio per il neoentrato Saporetti che ritrova così il gol esattamente un girone dopo. L’ultimo risaliva infatti al 7 dicembre 2024, match d’andata proprio con la Torres. Quando almeno il pareggio sembrava scritto, Nanni si mette in proprio, salta mezza difesa biancorossa (Rigo e Zagnoni) e infila Sorzi per il 3-2. Nel finale ci prova Casarini, ma ancora una volta nel ping-pong delle emozioni la spuntano i padroni di casa, con Guiebre che infila Sorzi dai 16 metri dopo uno scarico del velocissimo ex Reggiana Varela. E’ l’uno-due che spegne definitivamente i sogni playoff del Carpi.

(fonte Enrico Ronchetti per la voce.it)