Contro il logorio della vita moderna, dal girone B di Prima Categoria arriva una storia che ha dell’incredibile: un attaccante s’infila i guanti per due partite e difende la porta della sua squadra, per altro allenata dal direttore sportivo. Tutto talmente senza logica da essere vero. La società parmense della Calestanese, in completo stato di emergenza, si è letteralmente inventata un nuovo numero uno. Simone Comani (foto da SportParma), di ruolo attaccante, si è scoperto portiere. Per necessità. Privi del titolare Mirko Dall’Aglio, per una squalifica di due turni, e del dodicesimo Tommaso Cerdelli, non più disponibile, hanno dovuto fare di necessità virtù, mandando tra i pali il classe 1998, che in carriera con le maglie di Fidentina, Carignano, Marzolara, Basilicastello e San Leo, fin qui aveva corso, sfornato assist e segnato gol. Ma mai aveva dovuto evitare di subirli: «All’inizio avevo un po’ di ansia nel passare da un estremo all’altro del campo – ha detto Comani nell’odierna puntata di “DDAY, il giorno dei dilettanti”  perché avevo sempre giocato con i piedi e mi trovavo a dover usare le mani». E così, contro Basilicastello e Valtarese, è toccato a un attaccante parare per salvare la porta del team di Calestano, ora allenato dal d.s. Luca Bruschi, il quale, dopo l’esonero di mister Amanzio Melegari a novembre, ha preso in carico un gruppo che lotta per evitare l’ultimo posto in classifica: «Dopo avermi visto in partitella, in cui mi ero messo trai pali perché avevo un problema alla caviglia, il nostro mister mi ha detto: “Adesso ti mandiamo in porta”» ha confessato Comani, che ha anche svelato da dove nasce la passione per il ruolo del portiere: «Da piccolino mi tuffavo in piscina per parare le palline che mio papà, allenatore di baseball, mi lanciava: avevo già allora l’indole da portiere, era un ruolo che mi piaceva fare». E va detto che Comani, in versione “numero uno”, ha fatto pure il suo (non) mestiere, rendendosi protagonista anche di diversi interventi strappa applausi e subendo appena 3 gol: uno da Kenao, a Basilicanova, in una gara terminata 1-1, gli altri da Ghirardi e Manneh (su rigore) nel ko di domenica contro la Valtarese (0-2). I 3 gol incassati da Comani sono giunti da sviluppi di palle inattive. Neanche uno su azione. Altro aspetto curioso di una storia fuori dall’ordinario.

(servizio di Lorenzo Fava per SportParma)