di Giorgio Pregheffi

“Al campione Ferdinando De Giuseppe, orgoglio di tutta la comunità di Casina per gli importanti traguardi sportivi conseguiti e per averci insegnato che nello sport, come nella vita, per avere successo non basta il talento ma ci vogliono grande passione e impegno quotidiano. Un sincero ringraziamento e un augurio per una vita ricca di soddisfazioni”. Con queste motivazioni, ieri sera, in apertura della seduta del consiglio comunale, presieduto dal sindaco Stefano Costi, l’amministrazione comunale di Casina ha consegnato una targa a Ferdinando De Giuseppe. E’ stato l’assessore allo sport Franco Guidetti, visibilmente commosso, ad effettuare la consegna, salutata dalla standing ovation dei consiglieri presenti. Questo il commento di un emozionatissimo De Giuseppe: “Questo riconoscimento è motivo di orgoglio e soddisfazione per me, perché mi fa sentire particolarmente vicino alla comunità di Casina, della quale faccio parte da sempre. Ho alle spalle una lunga carriera calcistica, che ho iniziato indossando la maglia del Casina. Ho giocato poi per diverse squadre ma, sia detto senza retorica, la maglia del Casina me la sono sempre sentita addosso”. E’ la prima volta che uno sportivo viene premiato dal comune di Casina, per questo il riconoscimento ha sicuramente un significato speciale. Esaurita la cerimonia, la serata è proseguita all’insegna dell’amicizia e De Giuseppe ci ha detto: “Ringrazio in particolare il sindaco Stefano Costi, l’assessore allo sport Franco Guidetti e l’assessore alla cultura Ilaria Cilloni: sono stati loro a portare avanti questa iniziativa. Sono grato e felice. In questo momento, mi vengono in mente quelli che hanno accompagnato i miei primi passi nel calcio: Corrado Rinaldi, Luciano Filippi e Lodovico Tarabelloni, che purtroppo non ci sono più, poi Loris Serri, Augusto Barozzi e Massimo Bianchi. E penso anche al mio esordio, fu a 16 anni, nel Casina in Coppa Emilia di Prima Categoria, non ricordo chi fosse la squadra avversaria ma ricordo che feci un gol”. Il gol, la specialità della casa: una carriera costellata di ben 398 reti, di cui 189 con la maglia del Castellarano, la sua seconda casa. Nel curriculum di De Giuseppe anche 3 panchine in Serie A con la Reggiana: “Chissà, se anziché tre panchine, avessi fatto tre partite – commenta De Giuseppe – forse poteva cambiare la mia vita, ma non ho rimpianti e ho avuto tante soddisfazioni”.

Ferdinando De Giuseppe, tante partite, tanti compagni di squadra, anche tanti amici?

“Di amici ne ho tanti, ma fuori dal campo, ci tengo però a dire che ho sempre avuto ottimi rapporti con tutti quelli con cui ho giocato”.

A proposito, quale giocatore tra i tuoi compagni è decollato nel grande calcio?

“Mi viene in mente Galabinov, era la mia riserva ed è andato in Serie A con lo Spezia e adesso gioca nella ‘mia’ Reggina in Serie B”.

Chi invece ti aspettavi che avesse più fortuna?

“Abdu Coly. E’ vero, ha giocato in B con il Cittadella ma era forte, avrei scommesso che facesse una carriera importante”.

Tra due mesi compi 47 anni, hai un lavoro ma la tua passione è ancora tanta e sei ancora tesserato col Gatta, non è che vuoi arrivare a quota 400 gol e quindi torni in campo?

“E’ vero, di gol ne ho realizzati 398, ma la quota l’ho già raggiunta perché ho poi segnato due gol, i più belli: mia moglie Sara e mio figlio Nicola. Quindi non ho più questo obiettivo da raggiungere, mi piacerebbe però che si potesse organizzare un qualcosa di speciale”.

E allora pensiamo insieme ad un regalo speciale per Ferdinando De Giuseppe, campione di sport e di umanità.