È un nome a sorpresa quello scelto dalla dirigenza del Felino per raccogliere l’eredità di Massimo Abbati dopo l’esonero di stamane. I parmensi ripartono da Luigi Apolloni (nella foto al centro). Nato a Frascati il 2 maggio del 1967, l’ex difensore del Parma, con cui da calciatore, in dodici anni di militanza (1987-1999) ha ottenuto il record assoluto di presenze (385) in maglia crociata tra varie competizioni, si appresta ad allenare la sua ottava squadra diversa nella carriera da mister, che conta 2005 panchine in partite ufficiali con 91 vittorie e 55 pareggi. Gli esordi da collaboratore tecnico di Mario Beretta (2005/2006) al Parma e da vice di Daniele Zoratto (dal 2006 al 2009) al Modena avevano aperto la strada all’esperienza di Apolloni da capo allenatore avviata proprio con i “canarini”, portati a una clamorosa salvezza in Serie B nel 2008/2009. Successivamente ha allenato, tra Serie B e Lega Pro, al Grosseto (estate 2010), al Gubbio (aprile 2012) e alla Reggiana (settembre 2012), prima di trasferirsi agli sloveni del Nova Gorica (2013/2014). Nell’estate del 2015 la chiamata, a cui non si poteva dire di no (tanto da dover rinunciare agli accordi già presi col Lentigione), del nuovo Parma Calcio 1913, condotto trionfalmente alla vittoria del campionato di Serie D con 94 punti. Il legame con il club crociato si spezzerà l’anno successivo, in Lega Pro, dopo aver realizzato 25 punti in 14 partite. L’ultima esperienza in panca risale al 2018/2019 alla guida, nuovamente, del Modena in Serie D. Il Felino ha preferito puntare sul profilo di Apolloni rispetto all’altro candidato, l’ex Salsomaggiore e Borgo San Donnino, Simone Bertani, per provare a scalare la classifica del campionato di Eccellenza nel girone A, dove attualmente è al terzultimo posto. Servirà un mezzo miracolo, a partire dallo scontro salvezza di domenica  del “Bonfanti” contro il Campagnola, diretta concorrente per non retrocedere. Con lui entra nello staff come assistente allenatore Ferdinando Piro.

(servizio di Lorenzo Fava per SportParma)